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Approfondimenti | 03/04/2020

La Primavera di Boboli

La Primavera di Boboli

La tradizione del cotto dell’Impruneta per le nuove conche degli agrumi medicei

Una storia lunga cinque secoli… Una storia di mani sapienti, di competenze che si tramandano, di materiali semplici, di bellezza e funzionalità: è la storia dei vasi in cotto dell’Impruneta che dal secondo Cinquecento vengono prodotti per consentire la coltivazione degli agrumi della collezione medicea del Giardino di Boboli. Professionalità e tradizione si coniugano e generano prodotti unici, fatti completamente a mano, come nella migliore delle tradizioni del Made in Italy. Ci racconta questa bella storia il nostro giardiniere Gianni Simonti, mostrandoci il lavoro di Massimiliano, mastro fornaciaio imprunetino che sotto i nostri occhi realizza una conca di 70cm di diametro.

 

Nell’ambito del progetto “Primavera di Boboli”, finanziato con la donazione della Maison Gucci, una delle iniziative intraprese prevede la realizzazione della nuova vaseria per la collezione storica degli agrumi di Boboli.

Come sappiamo la collezione medicea di agrumi del Giardino di Boboli nasce per volere di Cosimo I de’ Medici nella seconda metà del 1500. Per permettere alle numerose varietà coltivate di superare i rigori degli inverni fiorentini, fu deciso di coltivarle in contenitori così da poter collocare le piante nei giardini all’italiana nei mesi caldi per poi trasferirle in ambienti protetti nei mesi più freddi. Per realizzare i contenitori in questione fu scelta la terracotta dell’Impruneta in quanto trattasi di materiale facile da modellare, durevole, non gelivo e relativamente leggero reperibile in fornaci non molto distanti da Firenze. È così che con il tempo i giardinieri di casa Medici affinarono la coltivazione degli agrumi in vaso arrivando a mettere a punto una metodologia di coltivazione che prevedeva l’utilizzo di mescoli di terra preparati appositamente per le esigenze delle piante e l’impiego di vasi particolari, le cosiddette conche, che, per le loro proporzioni e caratteristiche morfologiche, ben si coniugavano alle esigenze colturali degli agrumi coltivati in contenitore.

Con la fine della famiglia Medici e l’ascesa al potere della famiglia Lorena prima, e della famiglia Savoia poi, nel Giardino di Boboli è stata mantenuta la coltivazione della collezione di agrumi in vaso, ma il diverso gusto estetico delle nuove famiglie regnanti ha portato via via all’utilizzo di vasi a tronco di cono in sostituzione delle originarie conche da agrumi tipiche del periodo mediceo. È per questo che per realizzare la nuova vaseria per gli agrumi si è ritenuto opportuno ricercare nei depositi gli esemplari di conche risalenti agli inizi del 1700, in modo da poter ritrovare le misure, le dimensioni e le caratteristiche funzionali che rendevano uniche le conche da agrumi utilizzate dai giardinieri della famiglia Medici.

Il passaggio successivo è stato quello di commissionare la realizzazione della nuova vaseria, sulla base delle misurazioni rilevate, ad una fornace dell’Impruneta che ancora oggi realizza i propri manufatti utilizzando l’antica tecnica del “colombino”, un tipo di foggiatura dell’argilla a mano la cui origine si perde nella notte dei tempi.

Vista l’eccezionalità del lavoro commissionato e considerata l’importanza dei manufatti realizzati, si è ritenuto opportuno produrre una testimonianza video che permettesse di mantenere memoria del lavoro svolto.

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