Figura maschile con libro; studio parziale di ornato vegetale (recto). Due figure maschili abbracciate; studio di mano (verso)
Giovanni Catesi (Pisa, attivo 1590-1600)
Realizzato a penna e inchiostro su una traccia a pietra rossa, il disegno è stato recentemente (2000) riconosciuto come raro esempio dell'attività grafica di Giovanni Catesi, scultore e orafo toscano di cui rimangono scarse testimonianze. In precedenza l’opera di Catesi era nota soprattutto attraverso due rilievi per una delle porte bronzee del Duomo di Pisa a lui certamente riferibili, che raffigurano la Tentazione di Cristo e l’Entrata di Cristo in Gerusalemme e che si datano tra il 1598 e il 1600.
L'artista ha tracciato sulla carta studi probabilmente destinati a diversi progetti. Il verso attuale rappresenta due figure maschili in dialogo tra loro, forse pensate per una scena di battaglia o per l'episodio del Buon Samaritano; per i forti contrasti chiaroscurali e l'inquadratura dall'alto dei personaggi, la scena potrebbe essere stata concepita in preparazione di un rilievo scultoreo simile a quelli realizzati per il Duomo di Pisa. Sul recto Catesi delinea invece un giovane elegantemente abbigliato, che ricorda le androgine creature ideate nel tardo Cinquecento da artisti come Giambologna, Pietro Francavilla e Giovanni Caccini. La figura si avvicina, in particolare, agli Angeli realizzati nel 1601 da Caccini per l'altare maggiore della chiesa di Santo Spirito a Firenze: tali somiglianze permettono di avanzare un’ipotetica datazione del foglio in esame agli albori del Seicento.