Grotta di Adamo ed Eva
Giuseppe Cacialli (1770-1828)
Nel 1817, con la conclusione del nuovo Teatro di Corte, si rese necessario collegarlo in modo più diretto con la Palazzina della Meridiana, riqualificando l’ingresso del cosiddetto Giardino di Annalena che si apre su Via Romana. Fu quindi creato uno spazio più ampio, ovvero un’esedra, funzionale per il giro delle carrozze. Nell’ambito di questa sistemazione, che comprese la costruzione della casa dell’Assistente (oggi Palazzina di Annalena) e del cancello di ingresso, fu realizzata la Grotta detta di Adamo ed Eva, che deve il suo nome all’omonimo gruppo scultoreo di Michelangelo Naccherino, ricollocato all’interno della vasca interna in seguito allo spostamento dalla sua originale posizione a ridosso del Bastione del Cavaliere, dove oggi è esposta la scultura della Lavacapo.
La realizzazione della Grotta, collocata in asse prospettico con il cancello di entrata, e la sistemazione di tutta l’area circostante si devono a Giuseppe Cacialli. Essa presenta un’apertura rettangolare suddivisa in tre spazi da due colonne doriche. All’interno della vasca si trova un basamento rettangolare su cui poggia il gruppo di Adamo ed Eva. Nella parete interna, a finta roccia, sono inseriti tre mascheroni, opera di Ottaviano Giovannoni. La cupola semisferica presenta decorazioni a grottesche e conchiglie inserite in riquadri geometrici.