Icona Santi in preghiera
Russia centrale
Disposti su tre registri, alcuni santi si rivolgono in preghiera a Cristo onnipotente, che benedice con entrambe come il sommo sacerdote, cioè il capo della Chiesa. Sono raffigurati in basso, da sinistra, il profeta Elia, Gioacchino e Anna, un santo monaco, forse Dimitrij di Prilukij, il martire Antipa, il vescovo Nicola di Myra. Nel secondo registro, a sinistra sono effigiati in vesti monastiche Isacco Dalmata e il principe Aleksandr Nevskij, mentre a destra stanno i martiri Giuliana e Uar. Non è invece possibile identificare le due sante al vertice dell’icona, i cui nomi originariamente iscritti accanto all’aureola sono ormai abrasi.
I santi raffigurati sono assai eterogenei e probabilmente rappresentano i patroni celesti dei membri di una famiglia. Nella devozione popolare, particolare venerazione era riservata ai santi Nicola ed Elia, intercessori verso Cristo, mentre il martire Antipa era spesso invocato per la guarigione dal mal di denti.
L’icona è riconducibile ad una bottega della Russia centrale del secondo quarto del XVIII secolo. Aleksandr Nevskij è connotato come monaco, secondo l’iconografia in voga fino al 1724, quando il sinodo stabilì che il santo sarebbe invece dovuto essere rappresentato come un grande principe. Tuttavia, anche dopo questa data rimase in uso ancora per qualche tempo l’antico modello iconografico, soprattutto in botteghe arcaizzanti, che reiteravano modelli del XVII secolo.