Animalia Fashion
Un incontro inatteso tra Alta Moda e Natura a Palazzo Pitti: alla scoperta delle meraviglie del mondo animale!
Abiti come sculture, stoffe e ricami come dipinti: tutto concorre a ricreare, nelle sale del Museo della Moda e del Costume, una specie di passeggiata zoologica tra creazioni di stilisti contemporanei (sono esposti solo modelli dell’ultimo decennio) che evocano il mondo animale più inaspettato. La Moda può sorprenderci, scatenare la nostra immaginazione, coinvolgerci in un nuovo gioco di identificazioni e suggerimenti. Dalla Francia alla Cina, dalla Russia all’Italia, gli abiti esposti propongono un catalogo sorprendente di quello che l’Alta Moda ha da offrire alla Natura in termini di ispirazione e suggestione, e all’Arte come prodotto di fantasia e genialità.
Non aspettiamoci macchie di leopardo, ma denti di babirussa; grandi assenti gli zebrati e i tigrati, per far posto a insetti, ricci, cigni, aragoste, serpenti, pesci, conchiglie e coralli, a significare che la Moda è Arte e come tale “scimmia della Natura”. Il rapporto tra abiti, accessori e animali, è indagato in modo divertente e poetico ma anche impegnato, in un momento in cui i cambi climatici e un calo d’interesse delle superpotenze per i problemi dell’ambiente mettono molte specie in pericolo.
La mostra Animalia Fashion diventa così una delle più sorprendenti e suggestive installazioni mai concepite nel campo della Haute Couture, è lirismo puro negli accostamenti proposti, ma anche un invito profondo a riflettere sulle meraviglie dell’universo, se si presta attenzione all’allestimento, concepito infatti come un fantastico, iperbolico museo di storia naturale. Abiti, accessori e gioielli diventano così un’esperienza, un viaggio nella storia della scienza zoologica, ma soprattutto una scoperta di forme e colori che volta a volta evocano animali comuni o rari. Lo stile contemporaneo – vengono esposti esempi dal 2000 al 2018, prestati dalle case di moda più celebri e da fashion designer emergenti – esprime il suo straordinario potere creativo grazie anche ad abbinamenti inaspettati, nelle sale del Museo, con veri animali impagliati e rettili in formaldeide, concessi in prestito dal Museo di Storia Naturale La Specola, con ragni custoditi in teche dall’Associazione Italiana di Aracnologia ma anche con oggetti dal Museo di Antropologia ed Etnografia e con disegni tratti da antichi bestiari e pagine da tacuinasanitatis medievali.
“In questa carrellata di quasi un centinaio di pezzi tra abiti, borse, scarpe, gioielli e accessori, l’Alta Moda interpreta un universo favoloso, dove i manichini diventano creature di un bestiario moderno e poetico” dichiara il direttore degli Uffizi Eike Schmidt. La curatrice e ideatrice Patricia Lurati, che ha inteso la mostra come la scenografia di un museo immaginario, aggiunge: “In un dialogo emozionante con questo zoo di stoffe, piume, pellami - e non solo - il visitatore viene sorpreso, coinvolto nella scoperta delle meraviglie del mondo animale, che per gli stilisti diventa fonte di ispirazione, o che crea accostamenti inaspettati nell’immaginazione di chi guarda”.