Giornata della Memoria 2020
Dalle persone alle cose: le collezioni ebraiche deportate e il ruolo dello stato
Venerdì la giornata di studio nell’Auditorium Vasari sul tema: “Dalle persone alle cose: le collezioni ebraiche deportate e il ruolo dello stato” Centinaia di migliaia di opere d’arte trafugate dai nazisti durante gli anni della seconda Guerra Mondiale: è questo il triste bilancio di intere collezioni ebraiche, letteralmente deportate, strappate a famiglie e sinagoghe mentre si destinavano i legittimi proprietari a morire nei campi di concentramento. Dopo l’appello dello scorso anno del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, affinché nel mondo i governi facciano di più, istituendo “commissioni che si impegnino attivamente” nel recupero dei beni sottratti, seguendo l’esempio virtuoso dell’Italia con il Nucleo di Tutela dei Carabinieri, il museo fiorentino approfondirà il tema con la mattinata di studio che si terrà venerdì 24 gennaio nell’Auditorium Vasari degli Uffizi sul tema: “Dalle persone alle cose: le collezioni ebraiche deportate e il ruolo dello Stato”.
Sono trascorsi 75 anni dal 27 gennaio 1945, quando i cancelli del lager di Auschwitz si aprirono mostrando al mondo intero non solo i sopravvissuti e testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati dai nazisti contro i dissidenti, le minoranze etniche, i vinti, e soprattutto il popolo ebraico.
A distanza di venti anni da quando è stata istituita la Giornata della Memoria in Italia, agli Uffizi, qualche giorno in anticipo, se ne celebra il quinto anniversario e iniziative come la giornata di studio del 24 gennaio rappresentano un momento di confronto rivolto non solo alla cittadinanza, ma anche e principalmente alle scuole di Firenze.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Saluti istituzionali
Eike Schmidt
Claudio Di Benedetto
David Liscia
introduce e modera Alessia Cecconi
Daria Brasca
La dispersione delle collezioni d’arte ebraiche a Firenze tra sequestri, furti e vendite forzate
Marta Baiardi
Cronache di guerra di una pittrice: Camilla Benaim nella Firenze dell’emergenza
Silvio Balloni
Dalla raccolta artistica di Moisé Supino al Silvestro Lega trafugato dai nazisti: vicende formative e vulnus di una celebre Collezione
Tiziano Lanzini
Lo sport rubato