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Mostre | Dal 23/11/2018 al 09/03/2019

Il Ratto di Polissena. Pio Fedi scultore classico negli anni di Firenze capitale

Il Ratto di Polissena. Pio Fedi scultore classico negli anni di Firenze capitale

Il gruppo scultoreo della Loggia dei Lanzi e il percorso della sua creazione

“Have you seen Fedi’s group?”. Questa domanda veniva rivolta dai fiorentini amanti d’arte ai visitatori stranieri giunti a Firenze tra la primavera e l’estate del 1865, come ricordava la novellista e attrice americana Anna Cora Ritchie.

In quel periodo Firenze, da sede del Granducato di Toscana, diventava capitale del nuovo Regno d’Italia: per celebrare la sua ascesa, erano in corso spettacolari festeggiamenti nazionali dedicati a Dante Alighieri. Nel mese di maggio, in concomitanza con l’inaugurazione in Piazza Santa Croce della statua del “Sommo Poeta”, lo scultore Pio Fedi nel suo studio di via de’ Serragli svelava al pubblico il colossale gruppo in marmo del Ratto di Polissena, oggi a fianco di Cellini e Giambologna nella splendida Loggia dei Lanzi di piazza della Signoria.

La mostra Il Ratto di Polissena - Pio Fedi scultore classico negli anni di Firenze Capitale, curata da Simonella Condemi ed Elena Marconi, si propone di rievocare quel suggestivo allestimento voluto dall’artista nel suo studio: così, nel raccolto e raffinato ambiente della Sala del Camino saranno esposti bozzetti in argilla e alcuni disegni preparatori per il gruppo marmoreo, a ricostruire le tappe di un percorso difficile e complesso per giungere alla redazione finale del gruppo monumentale, destinato a decretare la gloria di Pio Fedi in Italia e all’estero.

Questa piccola mostra sarà l’occasione di ammirare opere non sempre esposte insieme al prezioso nuovo acquisto di un bozzetto in terracotta per il gruppo della Loggia dei Lanzi , e consentirà di mettere Pio Fedi nella luce che merita: la sua fama è infatti legata, oltre che al Ratto di Polissena nella cornice di piazza della Signoria, alla figura della Libertà raggiata per il Monumento funebre a Giovanni Battista Niccolini nella basilica di Santa Croce, che servì da ispirazione allo scultore francese Frédéric Auguste Bartholdi per la sua Statua della Libertà, celeberrimo simbolo della città di New York.

 

 

 

 

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