Omaggio a Carlo Levi

La piccola mostra allestita nella sala 30 della Galleria d'Arte Moderna espone tre autoritratti di Carlo Levi, due dei quali di proprietà delle Gallerie degli Uffizi, il grande dipinto Narciso e due opere parzialmente inedite dell'artista torinese: l' Autoritratto di profilo, datato 1973, di proprietà del Parco Letterario Carlo Levi di Aliano (MT), è un vero e proprio "Ritratto dell’Artista da vecchio“ che, esposto accanto ai suoi autoritratti giovanili, racconta l’evoluzione anagrafica e biologica dell’uomo, raccontandone al tempo stesso l’inalterata passione per la vita e la non sopita forza. L'altro dipinto, Antonio, Peppino e il cane Barone (collezione privata), è datato 1 novembre 1935 e, dunque, eseguito durante il confino lucano da antifascista, quando Levi si appassiona a ritrarre l’umanità che lo circonda e a descrivere a colori ciò che pochi anni dopo – in quella stessa Piazza Pitti – scriverà in bianco e nero nel "Cristo si è fermato a Eboli“.