Agli albori della pittura fiorentina La Maestà del Museo Puškin di Mosca
La Maestà venuta dalla Russia entra in un appassionante confronto e dialogo con le tre Madonne di Cimabue, Duccio, Giotto
La mostra è il risultato di scambi culturali tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero degli Affari Esteri e le corrispondenti Istituzioni russe, in occasione delle celebrazioni Italia – Russia 2011.
La mostra, organizzata presso la Galleria degli Uffizi, ospita una grande tavola duecentesca (246 x 138 cm) che ritrae la Madonna col Bambino in trono e diciassette storie della Vita di Maria.
Il dipinto proviene dal Museo Puškin di Mosca.
La tavola in mostra è un importante dipinto italiano del Duecento, pressoché sconosciuto persino agli studiosi di pittura primitiva, acquistato nel 1863 sul mercato antiquario a Roma dal viaggiatore e collezionista russo Petr Ivanovic Sevast’janov, noto e appassionato collezionista di antichità cristiana.
L’opera è messa a confronto con le tre grandi Maestà di Cimabue, Duccio e Giotto. Il dipinto mostra una chiara indicazione dell’influenza della cultura pittorica bizantina fiorita in vaste aree della penisola italiana nel corso dei secoli XII-XIII, la cosiddetta «maniera greca» di cui parla Giorgio Vasari nelle sue Vite.
La mostra rappresenta l’occasione per poter ammirare un capolavoro delle origini della pittura italiana e di valutarne il vivace linguaggio narrativo espresso nelle diciassette storie poste ai lati del gruppo centrale della Madonna col Bambino.