Bambini al museo... a tutta musica!
Esperimenti pionieristici di educazione alla bellezza
Il 5 gennaio 2019 nel Saloncino degli specchi della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti si è svolta una serie di incontri-concerto, promossa dal Dipartimento per l’Educazione delle Gallerie degli Uffizi. Protagonisti i bambini da 0 a 5 anni, invitati al museo ad ascoltare musica insieme ai propri genitori.
I laboratori sono stati condotti dai membri del Quarteto Gordon, educatori professionisti che senza l’uso della parola si sono fatti semplicemente suono (linguaggio pre-verbale) di fronte ad un partecipe uditorio di bambini, disposti in terra a cerchio, accanto ai propri genitori. I piccoli partecipanti sono stati liberi di muoversi, interagire fra loro, emettere suoni, dando voce alle proprie emozioni. Lo spazio che li circonda è un luogo speciale, la sala di un museo, un “Kindergarten” di meraviglie: statue, pitture, specchi monumentali, lumi di cristallo, drappi di tende di velluto aperte su finestre che guardano il monumentale cortile di Palazzo Pitti.
Una lezione di educazione sensoriale che stimola i cinque sensi attraverso quattro incontri-concerto, finalizzati allo sviluppo della musicalità e dell'orecchio secondo i principi della Music Learning Theory di Edwin E. Gordon. Giocare da bambini in un giardino storico, ascoltare musica in uno spazio di luce, colore, storia e bellezza, comporre i primi disegni o piccoli manufatti ispirandosi alle opere d’arte conservate in un museo introduce con naturalezza al bello, attraverso un’educazione sensoriale ed emozionale lunga tutta una vita.
"Il museo" racconta Arnolfo Borsacchi, membro del Quarteto Gordon e ideatore dell'evento "è il luogo delle Muse: conserva, espone, rende fruibili, esempi della grande raffinatezza che hanno raggiunto i linguaggi espressivi umani, che generalmente chiamiamo linguaggi dell'Arte. Portare un'esperienza d'ascolto musicale dal vivo per piccolissimi al museo significa, in primo luogo, portare l'attenzione delle famiglie sull'importanza dello stupore condiviso come prima forma di attribuzione di significato all'esperienza artistica. Si ascolta insieme e, nello stesso luogo, ci si meraviglia, insieme, contemplando la pittura, la scultura, gli arredi e tutto ciò che contribuisce a costruire e consacrare un luogo che attiva i nostri sensi, le nostre emozioni, il nostro intelletto permettendoci di scoprire nuove cose e dotarci di nuove risorse".
E Carolina, mamma di Filippo, racconta così l'esperienza vissuta: “Se dovessi riassumere in una sola parola l’evento di gennaio PAM-PAM alla GAM, sceglierei la parola MERAVIGLIA. Già per la strada si respirava il fermento delle famiglie che accorrevano a Palazzo Pitti. Chi li aveva mai visti tutti quei bambini in un contesto del genere! Eppure sono stati così attenti, rispettosi di spazi e silenzi, generosi nel concedersi a quel gioco d’arte, all’abbraccio della voce del Quarteto Gordon e della loro danza quasi tribale. Il piccolo Filippo ascoltava con grande attenzione, muoveva la testa a ritmo e le mani in aria come un direttore d’orchestra, guardava entusiasta prima me e poi il suo papà come quando un ospite mostra per la prima volta ad un invitato uno spazio a lui molto familiare di cui va orgoglioso, un nido dove si può stare comodi e ci si può abbandonare, sognando: la musica. Sembrava fosse lui a voler dire a noi: Avete visto dove vi ho portato stamattina?!”.
Questa iniziativa ha aperto la strada a riflessioni sull’educazione musicale per piccolissimi: il 9 maggio 2019 le Gallerie degli Uffizi ospitano la giornata di studi “Concerto al Museo. Una proposta per i più piccoli?” .