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Approfondimenti | 02/12/2019

“CITRI ET AUREA”

“CITRI ET AUREA”

Il Giardino di Boboli e il Museo di Wilanów insieme per le collezioni storiche di agrumi

Il Giardino di Boboli e il Museo del Palazzo del Re Jan III a Wilanów insieme per valorizzare le collezioni storiche di agrumi presenti nelle collezioni botaniche delle due istituzioni museali. Parte da Firenze – con la visita in questi giorni di tre specialisti polacchi - il progetto “Citri et Aurea” che porterà all’approfondimento della conoscenza delle relazioni italo-polacche connesse al giardinaggio ed allo scambio di competenze e buone pratiche inerenti la creazione di una collezione di agrumi e il suo successivo mantenimento.

Il progetto prende vita da un episodio storico di grande importanza per la nascita delle collezioni botaniche del museo polacco di Wilanów: a seguito della battaglia di Vienna del 1683, si instaurarono fecondi rapporti fra la Toscana e la Polonia, tra la corte medicea del Granduca Cosimo III e la corte del re Giovanni III, in polacco Jan Sobieskin (sovrano della Confederazione Polacco-Littuana dal 1674 al 1695). Il sovrano polacco aveva fatto erigere, alle porte di Varsavia, in luogo dell’antico villaggio di Milanów, una sontuosa reggia barocca da usare quale residenza estiva e luogo di svago per la corte. Per adornare degnamente l’ampio parco del palazzo, nel 1683 il Sobieskin, per il tramite di un ambasciatore, si rivolge a Cosimo III chiedendogli la disponibilità ad inviare in Polonia piante dalle rinomate collezioni granducali. All’Archivio di Stato di Firenze sono conservate le lettere dell’Ambasciatore polacco al Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici, che dettagliano le richieste del Sobieskin circa la fornitura di piante rare e pregiate coltivate nei giardini fiorentini, da inviare in Polonia per decorare i giardini reali come segno tangibile della loro amicizia. Il 6 marzo 1683 otto casse di piante partirono alla volta di Varsavia. Nelle casse, fra le specie elencate dalle fonti storiche, sono da ricordare: l’agrume Pomo d’Adamo (Citrus lumia 'Pomum Adami'), alcune varietà di pesco (Prunus persica), il ciliegio moscatello bianco (Prunus cerasus), l’Asparago di Pescia (Asparagus officinalis ‘di Pescia’), il fico brogiotto (Ficus carica ‘Brogiotto’) ed altre ancora. Come indicato nella lettera, un giardiniere italiano accompagnò le piante da Firenze a Wilanów, occupandosi della loro ottimale conservazione.

A partire dal 2016, il museo di Wilanów ha avviato un significativo progetto di ricomposizione delle collezioni botaniche: sono state piantati 38 esemplari di alberi d’arancio in caratteristici vasi di quercia, ricostruiti sulla base dei quadri di Bernardo Bellotto (conservati a Varsavia nel The Royal Castle Museum). Attualmente, la collezione di Wilanów conta oltre 100 esemplari delle seguenti specie: limoni comuni (Citrus limon), aranci dolci (Citrus × sinensis), mandarini (Citrus reticulata), pompelmi (Citrus × paradisi) ed aranci amari (Citrus × aurantium).

“Siamo felici di essere partner strategici di questo progetto” dichiara Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi “che vede rafforzati i legami tra Firenze e la Polonia. Grazie all’impegno del Granduca prima e dei giardinieri di Boboli nei secoli possiamo vantare un patrimonio botanico eccezionale. Così come avvenne già sotto la corte del Granduca Cosimo III proseguono le collaborazioni fra la Toscana e la Polonia per accrescere e preservare sempre di più il Giardino di Boboli e le sue piante che ne hanno scritto la storia”.

Il regno del re Jan III – commenta il direttore del Museo del Palazzo di Wilanów, Paweł Jaskanis - fu un periodo di rinascita delle relazioni artistiche e scientifiche polacco-fiorentine. Dalla ricca corrispondenza tra la corte di Sobieski e Medici, emerge un'altra area di relazioni: i giardini. Grazie alla gentilezza e all'amicizia di Cosimo III, il re polacco ottenne numerose piante esotiche, tra cui agrumi, che decorarono la sua nuova residenza a Wilanów. Più di 300 anni dopo questi eventi, il Museo del Palazzo del Re Jan III a Wilanów, in collaborazione con la Galleria degli Uffizi (Giardino di Boboli), ricostruisce la collezione storica di alberi di agrumi. Questo progetto rafforza anche i contatti scientifici il cui precursore era Adam Adamanty Kochański, gesuita, docente all'Università di Firenze, matematico e bibliotecario reale”.

Il progetto è finanziato dal Ministero per la Cultura e il Patrimonio Nazionale della Repubblica Polacca, nell’ambito del programma “La Cultura che ispira”, con l’appoggio delle istituzioni polacche presenti in Italia (Istituto Polacco e Accademia Polacca delle Scienze di Roma); per la sua importanza, il progetto ha ricevuto il patrocinio della Rete Europea dei Giardini Storici.

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