Autunno in mostra alle Gallerie degli Uffizi
Figure femminili, ricerca e interdisciplinarietà ispirano le nuove mostre in programma tra Uffizi e Palazzo Pitti
Raffaello, Wright of Derby e i ritratti femminili nella statuaria dell'antica Roma sono i tre soggetti attorno ai quali ruoteranno le prossime mostre in programma tra gli Uffizi e Palazzo Pitti da ottobre fino a gennaio, riprendendo i fili di un dialogo ininterrotto che le Gallerie degli Uffizi sviluppano già da diversi anni, all'interno delle proprie mostre, sul tema e sul ruolo della donna nell'arte e sull'interesse dedicato alla ricerca scientifica tout court.
Si inizia con Wright of Derby. Scienza ed arte, a cura di Alessandra Griffo, una mostra visitabile dal 6 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021 agli Uffizi, che ospiteranno eccezionalmente e per la prima volta in Italia il capolavoro di Joseph Wright of Derby, “Esperimento su di un uccello inserito in una pompa pneumatica” (1768) della National Gallery di Londra: un dipinto a lume di candela, icona della storia della scienza, che in quest’epoca segnata da un'emergenza sanitaria globale si impone all’attenzione del pubblico con imprevisti accenti di attualità.
Raffaello e il ritorno del Papa Medici: restauri e scoperte è la mostra curata da Marco Ciatti ed Eike Schmidt, in programma a Palazzo Pitti dal 27 ottobre 2020 al 31 gennaio 2021. Dopo il restauro dell’Opificio delle Pietre Dure e l’esposizione all’inizio della grande mostra organizzata alle Scuderie del Quirinale a Roma per il cinquecentenario della morte di Raffaello, il Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi torna a Firenze. La mostra ne documenta il restauro e ne interpreta le analisi scientifiche rendendo pienamente godibile la straordinaria capacità di introspezione ritrattistica di Raffaello e restituendo all'osservatore la possibilità di godere finalmente a pieno di tutti gli accuratissimi dettagli, dalle sottili differenze fra le varie sfumature di rosso alle diverse consistenze dei tessuti alla meticolosa resa degli oggetti che arricchiscono la scena.
Dal 3 novembre al 14 febbraio, agli Uffizi, Imperatrici, matrone, liberte. Volti e segreti delle donne romane a cura di Novella Lapini, un percorso in tre sezioni tra gli opposti modelli che caratterizzano la rappresentazione femminile nel mondo romano: gli exempla negativi, i modelli positivi e infine il ruolo pubblico concesso alle matrone. L’arco temporale comprende un periodo ampiamente documentato, quello aureo del Principato, che va dall’ascesa di Augusto alla morte di Marco Aurelio. Le opere esposte sono sculture, epigrafi, gemme e disegni, in gran parte appartenenti alla collezione delle Gallerie degli Uffizi, integrate da prestiti da altri istituti.
"La mostra sulle donne romane è la decima negli ultimi anni che noi dedichiamo a temi femminili - sottolinea il direttore Eike Schmidt - mentre le altre due si collegano al tema della ricerca e delle scienze naturali, con un approccio multidisciplinare che va a tutto vantaggio delle competenze umanistiche.”