Annunciazione
Sandro Botticelli (Firenze 1445 -1510)
Il consueto tema dell’annuncio dell’arcangelo Gabriele alla Vergine è ambientato in un palazzo rinascimentale affacciato su un giardino, chiuso sul fondo dal muro di cinta merlato. Il portico, entro cui avviene l’apparizione dell’arcangelo Gabriele, introduce alla camera di Maria, alle cui spalle si erge l’alto letto ligneo circondato da cassepanche, protetto nell’intimità dal tendaggio ora scostato. L’ambientazione offre dunque utili informazioni sull’arredo dei palazzi signorili in voga nel Rinascimento, del quale facevano parte anche preziosi tappeti come quello sul quale è inginocchiata la Vergine. La pittura è comunque ricca di riferimenti simbolici allusivi alla madre di Dio, seppure mascherati dietro l’aspetto di quotidianità. Il giardino chiuso da mura simboleggia la purezza di Maria, mentre la tenda a padiglione suggerisce un parallelismo fra Maria, che porta in grembo Gesù, e la tenda che conteneva l’Arca dell’alleanza.
Si tende a porre in relazione l’esecuzione dell’affresco con l’attestazione di un pagamento a Sandro Botticelli eseguito nel 1481, alla vigilia della partenza del pittore per Roma, dove lavorò alla decorazione della Cappella Sistina.
La grande pittura murale si trovava in origine sotto una loggia antistante la chiesa di San Martino nell’ospedale di Santa Maria della Scala a Firenze, ma successivamente alcune modifiche architettoniche apportate all’edificio nascosero parzialmente l’affresco. Fu quindi staccato dalla sua sede nel 1920 e restaurato.
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