Festa dell’ultimo dell’anno a Bangkok
Galileo Chini (Firenze 1873 - 1956)
Nel 1910 Galileo Chini, poliedrico protagonista dello stile Liberty, era stato incaricato da Rama V, re del Siam, di decorare alcuni ambienti del Palazzo del Trono a Bangkok, realizzato da architetti e ingegneri italiani. Il sovrano durante un viaggio in Italia aveva ammirato le decorazioni di Chini alla Biennale di Venezia e impegnò il pittore a Bangkok dal 1911 al 1913. L’artista, già affascinato dalle suggestioni dell’arte orientale, si trovò pienamente a suo agio in quella cultura visiva: il re aveva del resto apprezzato il suo sfavillante universo cromatico che, in linea con il gusto secessionista, sintetizzava perfettamente forma e colore e poteva adattarsi bene ai preziosissimi intagli e alle lussuose decorazioni marmoree del palazzo reale.
Al rientro dal Siam, Chini presentò questo dipinto alla Biennale del 1914, a testimonianza e in omaggio del fecondo periodo trascorso a Bangkok. Il formato quadrato, caro tra gli altri alla Secessione viennese e allo stesso Klimt, e la sequenza processionale dei personaggi che procedono da destra a sinistra in un potente controluce, suggeriscono lo spazio in cui si svolge la scena, senza descriverlo prospetticamente, in linea con l’alto valore decorativo dell’arte orientale e dello stile Liberty o Art Nouveau. Le tipiche lanterne a sfera che illuminano la notte, e il caratteristico drago di cartapesta, riempiono lo sfondo. Chini riuscì a vivificare ulteriormente la composizione impiegando la tecnica pittorica divisionista a puntini e virgole di colore, che gli consentì di scandire le pennellate in modo sinuoso e avvolgente riuscendo così a riprodurre il tripudio e l’esuberanza dell’evento.