Ritratto di Luca Martini
Agnolo Tori detto Bronzino (Firenze 1503- 1572)
Il gentiluomo a mezzo busto in primo piano, immerso nell’atmosfera sospesa del fondo scuro, fissa sullo spettatore due occhi di azzurro cristallino, invitandolo a osservare la carta topografica che ha appena srotolato per individuare i dettagli necessari a rivelare la sua identità. Si tratta di Luca Martini (1507-1561) letterato e accademico di spicco nell’ambiente fiorentino ma legato da consuetudine anche alla cerchia di eruditi romani che ruotava intorno alla curia papale. Martini fu soprattutto un fedelissimo funzionario del duca Cosimo I, e da lui ricevette incarichi come quello di Provveditore dei Fossi, delle Galere e delle Fortezze a Pisa, un ruolo centrale e strategico per la politica del duca, impegnato a potenziare le aree di congiunzione tra Firenze e la costa. I particolari della carta alludono alla zona pisana in cui Martini aveva seguito operazioni di bonifica negli anni centrali del Cinquecento, ed è a quel periodo che risale questo ritratto. La superficie pittorica compatta, come fosse pietra dura, il disegno rigoroso che dà forma alle mani lunghe, incide i lineamenti del volto e descrive la barba lunghissima, i ghirigori di pieghe sulle maniche o lo spessore della carta, sono caratteri che appartengono allo stile di Bronzino maturo che – in una con Pierino da Vinci, Tribolo e Ammannati sul fronte della scultura- interpretava al massimo livello qualitativo gli ideali e il gusto della corte di Cosimo I e di sua moglie Eleonora de Toledo.
S. Giordani, in Leopoldo de' Medici principe dei collezionisti, a cura di M. Sframeli, R. Gennaioli, V. Conticelli, Livorno 2017, pp. 446- 447; S. Giordani, in Eleonora di Toledo e l'invenzione della corte dei Medici a Firenze, a cura di Bruce Edelstein, Firenze 2023, p. 316 scheda n. 67.