La Corte Celeste e i sette sigilli
Lettura del II settenario (Apocalisse 4 - 8.6)
Il contemplante descrive l’imponente visione di Colui che siede in trono e dell’Agnello, attorniati dalla Corte celeste che fa da sfondo all’apertura dei sette sigilli che chiudono un rotolo: l’Agnello, “il Leone della tribù di Giuda”, è l’unico che può dissigillarli. I primi quattro sigilli corrispondono all’ingresso dei quattro cavalieri; segue l’apertura dei successivi con l’ingresso delle moltitudini, prima dei martiri e poi degli “inescusabili”. La Stazione termina, prima con la costituzione del popolo del Dio vivente, i centoquarantaquattromila, e infine con l’apertura del settimo sigillo e l’ingresso dei sette angeli pronti a suonare le sette trombe. Dio ascolta in silenzio il salire delle preghiere al cielo.
Riprese, montaggio e regia video di Federica Toci de "Il Gobbo e la Giraffa Videoproduzioni".