L’educazione al patrimonio. Riflessioni ed esperienze
L’educazione al patrimonio. Riflessioni ed esperienze
Per il ciclo Dialoghi d'arte e cultura
Mercoledì 19 febbraio
Antonella Poce, “ L’educazione al patrimonio. Riflessioni ed esperienze "
L’incremento dei visitatori nei musei italiani degli ultimi tempi ha evidenziato una vera emergenza educativa nel settore; con l’aumento della complessità sociale e delle nuove esigenze degli utenti, i musei hanno assunto numerosi ruoli: dalla promozione allo sviluppo, all’inclusione sociale, al coinvolgimento della comunità di appartenenza, al supporto del progresso scientifico, alla formazione permanente. Di fronte a questa forte domanda in ambito educativo, il personale museale risulta spesso sprovvisto di formazione professionale adeguata e in molti casi del riconoscimento della posizione lavorativa rivestita e delle tutele conseguenti.
I visitatori sono diventati sempre più consapevoli del potenziale dei musei nell’offrire opportunità di apprendimento e hanno alte aspettative al riguardo; l’unica risposta possibile a queste crescenti richieste è l’innovazione dei servizi, inserita in programmi coerenti di sviluppo professionale e garanzia dei diritti degli addetti. Si manifesta la necessità di integrare l’educazione museale nei corsi di studio universitari e soprattutto di adottare un uso sempre più consapevole delle collezioni universitarie per la didattica e la crescita professionale. Il museo conserva la memoria ma offre la possibilità di facilitare la creazione di una nuova memoria condivisa che possa far superare barriere di ogni tipo, sostenendo lo sviluppo di quelle competenze di cittadinanza attiva che, con sempre maggior vigore, dobbiamo facilitare se vogliamo combattere la regressione culturale alla quale assistiamo con sempre maggiore preoccupazione.
Nell’ambito del contributo verranno descritti modelli, sviluppati in seno a vari progetti nazionali e internazionali, che hanno evidenziato l’impatto dell’integrazione della fruizione museale nella didattica in contesti formali e informali, tendendo a facilitare un approccio generale in base al quale l’apprendimento del XXI secolo si realizza, partendo dall’oggetto museale, con il sostegno delle nuove tecnologie disponibili, per lo sviluppo di competenze trasversali rilevanti, quali la capacità di comunicare e collaborare, essere creativi e abili pensatori critici.
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