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Imagines 3

Imagines 3

Il terzo numero del Magazine delle Gallerie degli Uffizi

Contenuti
Gli articoli in questo numero di Imagines.

Florentia quanta fuit

Eike Schmidt

L'introduzione al terzo numero del Magazine Imagines

La collezione di Apollonio Bassetti al Gabinetto Disegni degli Uffizi

Annamaria Petrioli Tofani

Nel 1699 pervenne alla Guardaroba di Palazzo Pitti un gruppo di disegni, parte del lascito intestato a Cosimo III dal bibliotecario granducale Apollonio Bassetti: disegni che si è creduto a lungo non fossero più identificabili all’interno della collezione medicea. Con il presente studio si tenta di descrivere la raccolta originaria attraverso una serie di verifiche e riscontri numerici condotti su tre documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Firenze, la Biblioteca degli Uffizi e l’Archivio del Gabinetto Disegni e Stampe. Il lascito Bassetti, che probabilmente ha costituito per le collezioni medicee l’apporto più cospicuo di disegni prima delle acquisizioni di epoca lorenese, rappresenta un tassello importante della storia del collezionismo di grafica nella Firenze tardo barocca.

Un nuovo addetto all’officium admissionis: Titus Aelius Proculus, liberto adrianeo

Novella Lapini

Questo studio si concentra su una recente acquisizione delle Gallerie degli Uffizi, l'urna cineraria romana di Tito Aelius Proculus. L'iscrizione funeraria posta da sua moglie Chreste ci permette di datare la vita di Aelius Proculus, liberto dell'imperatore Adriano, alla prima metà del II secolo d.C., e di indagare sul suo ruolo nella familia Cesaris. Come adiutor ab ammissione ricoprì uno dei livelli più bassi dell' ufficium admissionis, l'ufficio che regolava l'ammissione alla presenza dell'Imperatore e che è attestato dall'età augustea fino al IV secolo d.C. L'appartenenza di Proculus a questo ufficio ci consente di definire meglio la sua figura, nonché di estendere le prove relative a questo importante dipartimento palatino, la cui influenza è ampiamente attestata da fonti letterarie.

Sulla storia collezionistica delle c.d. Iuliae Titii in Galleria

Aurora Taiuti

Article in italian | The Uffizi Museum conserves many portraits of private women that are wrongly identified in the inventory of the Museum as Iuliae Titii, Domitia or Plotina due to their particular hairstyle, with masses of curls shaped in high arching crowns. Because of their similar head of hair and of their equal titles and descriptions in the gallery inventories, it is very difficult to retrace the collecting events of each portrait.Starting from the so-called Iulia Titii conserved in the Vasari corridor, this article wants to clarify the elaborate sequences of these different female portraits, defining their date of entry into the gallery and their movements over time.

Le Annunciazioni di Paolo Veronese

Jennifer Cantu

Paolo Caliari ( 1528-88) noto come il Veronese, dipinse più di una dozzina di Annunciazioni, un numero assai maggiore rispetto a quello di altri artisti veneziani del suo tempo, che si erano parimenti concentrati sul tema. Articolo in inglese | La rappresentazione di Maria, ritratta in una composta e serena monumentalità, e inserita in sontuosi interni veneziani, lo rese l’artista preferito per le interpretazioni della scena negli ultimi decenni del XVI secolo. La pittura degli Uffizi, Annunciazione alla Vergine, è la prima delle opere dell'Annunciazione del Veronese.

L’atto del divenire dell’immagine. Medialità e temporalità nell’autoritratto ‘poietico’ di Alessandro Allori (1555)

Fabiana Cazzola-Senkpiel

Nel particolare genere di autoritratto in cui il pittore si mostra “nell’atto di dipingere”, gli artisti mostrano un momento di autoreferenza del proprio lavoro artistico. Utilizzando l’esempio dell’Autoritratto di Alessandro Allori, Fabiana Cazzola-Senkpiel discute la relazione tra la posizione della mano all’opera e del pennello e la cornice dell’immagine. I margini dell'immagine diventano portatori di autoriflessione estetica. L'articolo segue quindi il ruolo della temporalità nell'autoritratto di Alessandro Allori e affronta la categoria della poiesis, al fine di trarre alcune conclusioni dall'autoritratto "nell'atto di dipingere" relativo alla comprensione della generazione del significato iconico dell'immagine.

La Galleria degli autoritratti agli Uffizi. Note su un progetto di ricerca sulle condizioni della produzione artistica, le modalità di accoglienza e i sistemi di organizzazione nel contesto di una "collezione speciale" della prima Età Moderna

Valeska von Rosen

Article in english | L'articolo fornisce uno schema del progetto di ricerca sulla Galleria degli autoritratti, che mira a ricostruire le pratiche pertinenti all'istituzione, all'organizzazione e all'esposizione pubblica di questa collezione di dipinti, considerando il fatto che la Galleria rappresenta un caso speciale in quanto si concentra su un solo genere particolare. Il periodo in esame va dall'istituzione e dalla sistematizzazione della collezione da parte di Leopoldo e Cosimo III, al completamento della sua trasformazione in una collezione ben gestita e accessibile al pubblico verso la fine del XVIII secolo. Si presume inoltre che le prove esistenti consentiranno di ricostruire indirettamente le condizioni in cui gli artisti producendo le loro opere.

Alessandro Mazzanti, restauratore di “somma diligenza e rara perizia”

Maria Vittoria Thau

Noto per lo più per la sua partecipazione all’applicazione del metodo Pettenkofer sulla Venere d’Urbino di Tiziano, questo studio ha rivelato le capacità di Mazzanti come restauratore, tali da riscuotere la fiducia della Direzione delle RR. Gallerie fiorentine nella seconda metà dell’Ottocento, così come la sua attività di pittore-ritrattista, consulente e perito d’arte per l’Ospedale di Santa Maria Nuova. Specializzatosi nel restauro della componente strutturale dei dipinti ancor più che nel restauro pittorico, grazie alle sue molteplici competenze così come alla sua serietà umana e professionale, divenne una figura molto apprezzata negli ambienti del restauro fiorentino, nel solco della tradizione conservativa fiorentina ma altrettanto in linea con i dettami ministeriali del tempo.

Imagines è pubblicata a Firenze dalle Gallerie degli Uffizi. Direttore responsabile: Eike D. Schmidt. Redazione: Dipartimento di Comunicazione Digitale. ISSN 2533-2015

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