La Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli
La Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli
Progettata inizialmente come vivaio, la Grotta Grande di Boboli deve la sua attuale sistemazione all’architetto-ingegnere Bernardo Buontalenti, che tra il 1582 e il 1593 intervenne sul precedente progetto di Giorgio Vasari realizzando tre stanze coperte di spugne, rocce e altri materiali eterogenei, ideate per offrire uno sfondo scenografico a fontane, giochi d’acqua e sculture.
La prima stanza venne adattata per ospitare i quattro Prigioni di Michelangelo, inseriti come telamoni a sostegno delle pareti della grotta (oggi sostituiti da calchi). La seconda e la terza stanza contenevano rispettivamente il gruppo scultoreo di Teseo ed Elena di Vincenzo de’ Rossi e la Venere di Giambologna.
L'articolazione degli spazi è dunque la seguente:
Facciata
Prima stanza
Seconda stanza
Terza stanza (Grotticina di Venere)
CREDITS
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Data di pubblicazione: 11 febbraio 2021