Nuove tariffe di ingresso alle Gallerie degli Uffizi. Biglietti e abbonamenti per tutti i gusti!
Le Gallerie degli Uffizi cambiano il regime dei titoli d’ingresso per favorire un'esperienza congiunta di tutti i musei, offrendo incentivi particolari per visitare Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli.
Si compie un nuovo passo avanti verso la razionalizzazione degli ingressi nei musei statali fiorentini, con diverse facilitazioni tese a premiare e fidelizzare il pubblico, che grazie alla fruizione regolare e approfondita – ma anche economicamente incentivata – potrà aumentare la conoscenza del patrimonio artistico, architettonico, paesaggistico, botanico e storico delle Gallerie degli Uffizi.
Le nuove tariffe di ingresso sono indirizzate verso la creazione di un sistema di sconti sia stagionali che orari, con un deciso rafforzamento dei rapporti con il territorio, con i cittadini, e con chi prevede un soggiorno prolungato a Firenze.
Sarà così possibile, fin dal 1 settembre 2017, accedere al Giardino di Boboli, grazie ad una tessera di abbonamento annuale venduta al prezzo di € 25,00, valida dal momento della sua prima attivazione fino al raggiungimento della medesima data dell’anno successivo (continuerà la gratuità di accesso per i residenti nel Comune di Firenze attraverso gli ingressi di Annalena e Porta Romana). Una diversa tessera di uguale estensione temporale, ma comprensiva di tutti i musei di Palazzo Pitti sarà offerta al prezzo di € 35,00.
L’analoga tessera annuale per gli Uffizi invece costerà € 50,00. Inoltre una tessera onnicomprensiva per tutti e tre i plessi monumentali degli Uffizi, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli sarà in offerta, sempre a partire dal 1 settembre, al prezzo di € 70,00. A prescindere dal museo di pertinenza, le tessere annuali includono sempre l’accesso a tutte le mostre temporanee e per giunta offrono la priorità d’ingresso rispetto alla fila.
Inoltre, a partire dal 1 marzo 2018 tutti i musei – Uffizi, Pitti e Boboli – introdurranno la bigliettazione stagionale che prevede una rimodulazione dei prezzi e una riduzione delle tariffe nei i periodi di bassa stagione (dal primo novembre all’ultimo giorno di febbraio), come meglio dettagliato nella scheda tecnica allegata al presente comunicato.
Limitatamente ai musei di Palazzo Pitti, a coloro che acquisteranno l’ingresso entro le ore 8.59 e accederanno nella prima fascia oraria nei musei (dalle 8.15 alle 9.25) sarà assicurata una riduzione del 50%, che nei mesi invernali tra l’altro si aggiunge allo sconto stagionale.
Sarà inoltre istituito un biglietto cumulativo, valido per tre giorni decorrenti dal primo giorno di attivazione, che permetterà l’ingresso prioritario e per una sola volta ai musei dell’intero circuito gestito dalle Gallerie degli Uffizi (Uffizi, Pitti, Boboli).
“Il nuovo sistema delle tariffe d’ingresso ai musei delle Gallerie degli Uffizi – commenta il Direttore, Eike Schmidt – premia chi viene a vedere tutto il patrimonio artistico concentrato dai Medici e dai Lorena nei nostri musei, ma disincentiva chi sceglie una sola fetta con le opere più famose. Esso privilegia chi torna varie volte all’anno (o nell’arco di una settimana o due), e pertanto si rivolge in particolare ai fiorentini – di nascita e di adozione – nonché ai forestieri veramente interessati, mentre intende scoraggiare il turismo mordi-e-fuggi. Ricordo a questo proposito che fra i compiti affidati ai musei c’è anche quello, in questo momento prioritario per città come Firenze e Venezia, di tutelare sotto ogni aspetto l’integrità dei centri storici, che sono patrimonio dell’umanità. Grazie alla stagionalizzazione dei biglietti e all’incentivazione particolare alla visita dei musei situati nell’Oltrarno – Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli – il nuovo sistema tariffario delle Gallerie degli Uffizi contribuirà in maniera decisiva a un miglior equilibrio topografico e orario dei flussi turistici a Firenze. Favoriamo un turismo meno frettoloso, controcorrente e di qualità: un turismo che si basa sulla volontà di conoscenza, che stimola gli scambi culturali tra i popoli, e che grazie all’indotto economico creerà prosperità e nuovi posti di lavoro in tutta la città.”