Le Gallerie degli Uffizi si arricchiscono di tre importanti dipinti giunti in dono da oltreoceano...
I Friends of the Uffizi Gallery hanno acquistato per le Gallerie tre preziose opere
Tre nuove opere sono parte del patrimonio delle Gallerie degli Uffizi. Si tratta del Conte Ugolino di Fra’ Arsenio Mascagni, un soggetto tratto dalla Divina Commedia raramente raffigurato prima dell’Ottocento, la caravaggesca Liberazione di San Pietro dal carcere del bolognese Leonello Spada (attivo, oltre che in Emilia, anche a Roma, a Napoli e a Malta), e la Campagna siciliana dopo la pioggia (1886 circa) del pittore siciliano Francesco Lojacono, del quale le Gallerie non possedevano finora nessun dipinto. L’arrivo dei tre quadri è frutto della generosità del ramo statunitense degli Amici degli Uffizi, i Friends of the Uffizi Gallery, che li hanno da poco acquistati sul mercato per donarli alle Gallerie.
Fra’ Arsenio, al secolo Donato Mascagni (Firenze, 1570 c. - 1637), Il Conte Ugolino, 1611 c., olio su tela, cm 148x206
Il valore dell’opera è dato, oltre che dalla cupa bellezza del dipinto, dalla rarità del soggetto per l’epoca. Fin dal Medioevo infatti si conosce un numero cospicuo di illustrazioni della Divina Commedia in codici miniati o su carta (gli Uffizi possiedono la splendida serie ad essa dedicata con 88 fogli disegnati da Federico Zuccari negli anni Ottanta del Cinquecento), mentre fino all’Ottocento le rappresentazioni in pittura o scultura di episodi danteschi costituiscono una vera e propria rarità. Anche per questo il dipinto del Mascagni viene, da oggi stesso e fino al 9 gennaio, esposto agli Uffizi nella sala della Niobe: la straziante agonia di Ugolino della Gherardesca e dei suoi figli, in procinto di morire di fame, si riflette infatti alla perfezione nella tragica espressività del gruppo scultoreo dei Niobidi, figli di Niobe e Tantalo, che secondo la leggenda greca vennero sterminati senza pietà uno ad uno da Apollo e Artemide per punire la superbia della loro madre.
Leonello Spada (Bologna, 1576 - 1622), San Pietro liberato dal carcere, 1620 c., olio su tela, cm 136x99
Nel dipinto l'anziano San Pietro è accompagnato da un angelo che sembra emanare luce: le due figure in dialogo, il vecchio e il giovane che lo sostiene, occupano tutta la scena in un chiaroscuro drammatico, chiaramente derivato da Caravaggio. Simbolo del bene, l’angelo ha la veste in raso color corallo, con le maniche bianche e oro: il pittore sembra rifarsi a lontani modelli lombardi tra cui il bresciano Gerolamo Savoldo, cui si ispirava lo stesso Caravaggio.
Francesco Lojacono (Palermo, 1838 - 1915), Campagna siciliana in un giorno di pioggia, 1886 c., olio su tela, cm 48,5x80
Si tratta di un bozzetto per la tela ‘Dopo la pioggia’ conservata alla Fondazione Banco di Sicilia a Palermo. Il paesaggio con pennellate vibranti offre all’osservatore un’esperienza quasi sensoriale: l’umidità del terreno, l’aria tersa, la luce argentea, frammenti di cielo che si riflettono nelle pozze d'acqua. È un’acquisizione preziosa per gli Uffizi, nelle cui collezioni ancora mancava un’opera di Lojacono.
“Le tre opere colmano lacune nelle collezioni del museo” afferma il direttore Schimdt, “finora non avevamo opere di Leonello Spada, artista che assimila il verbo caravaggesco a tal punto che in questa Liberazione di San Pietro si notano perfino i modelli lombardi del Merisi; e alla Galleria d’Arte Moderna mancava un dipinto di Lojacono, forse il più importante paesaggista siciliano del diciannovesimo secolo. Un’altra perla è il Conte Ugolino di Fra Arsenio Mascagni, tassello importante della storia di Firenze: il quadro proviene infatti dal Convento della Santissima Annunziata, dove si trovava fino alla seconda metà dell’Ottocento. Con questo dono generoso i Friends of the Uffizi Gallery, l’associazione non-profit “sorella” degli Amici degli Uffizi, rendono le Gallerie non solo più fiorentine ma anche più italiane”.
“È un momento molto importante questo per noi” aggiunge Maria Vittoria Rimbotti presidente degli Amici degli Uffizi e dei Friends of the Uffizi Gallery. “Sono 28 anni che siamo al servizio degli Uffizi e dell'arte italiana, da quando, all'indomani della strage dei Georgofili, contattammo la direttrice di allora, Anna Maria Petrioli Tofani, e ci mettemmo a disposizione. Dal 2006 siamo sostenuti dall'affiliata statunitense no profit Friends of the Uffizi Gallery, con sede in Florida e con cui abbiamo fatto tante cose assieme che hanno arricchito il patrimonio delle Gallerie degli Uffizi. Le tre opere che presentiamo oggi sono quindi solo l'ultima delle iniziative condivise".