Abito charleston
Maison Chanel
Modello in forma di tunica diritta e frangiata che pare creato apposta per il movimento del charleston. L'abito è realizzato su fondo in crêpechiffon color ghiaccio e nero, interamente decorato da frange di cannucce di vetro e jais, in gradazione cromatica giocata sui toni del beige e dell'argento fumé. Ha uno scollo rotondo, senza maniche, e una sottogonna in seta e chiffon orlata da frangia. La fodera è in seta avorio e nero. Il capo, sebbene sia pervenuto in collezione senza etichetta originale, è riconducibile con certezza alla Maison Chanel, perché pubblicato sul periodico "Femina" nel novembre 1924. Gabrielle Chanelle (1883-1971) fu la più grande interprete del nuovo canone di bellezza femminile che si afferma subito dopo la Grande guerra, in un mondo oramai cambiato. La sua è una eleganza razionale, giocata spesso sull'assenza di colore, oltre che su forme essenziali, quasi 'monacali', sulle quali si collocano, come in questo esempio, decorazioni preziose, che inondano l'abito senza soluzione di continuità. Questo capo è appartenuto alla marchesa Emilia Brichetto Airoldi di Robbiate Arnaboldi, come documenta l'iscrizione apposta sull'abito da Umberto Tirelli.