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Abito da villeggiatura

Manifattura francese (etichetta “'M.me Callot / Paris”)

Data
1884 c.
Tecnica
Mussola di cotone blu, taffetas marezzato di seta blu, gallone laminato oro e rosso
Inventario
Tessuti Antichi 1630

Quest’abito da villeggiatura proviene presumibilmente da un corredo di nozze confezionato per una donna parigina sposatasi nel 1884. In occasione delle nozze era prassi comune nelle classi agiate che la sposa si facesse confezionare una serie di abiti con cui iniziare la sua nuova vita, da indossare durante il viaggio di nozze e poi nel suo ruolo di esordiente padrona di casa.

L’abito in esame, destinato sicuramente a un uso diurno, come ci racconta l’alto colletto che nasconde completamente la scollatura, era anche presumibilmente pensato per i soggiorni nei luoghi di villeggiatura. A suggerire questo utilizzo sono il tessuto di cotone tinta unita, adatto ad occasioni informali estive, e i colori blu e rosso, che il gusto della seconda metà dell’Ottocento associava spesso all’abbigliamento da mare o sportivo. Il capo è in mussola di cotone, impreziosita agli orli, ai polsi e al collo da un gallone dorato e rosso, e allo sprone da un inserto in seta marezzata blu. La linea richiama tutti gli stilemi della moda della metà degli anni Ottanta del XIX secolo, dal colletto rigido a cinturino, al corpino arricciato, alla gonna formata da due strati sovrapposti di cui quello superiore drappeggiato in modo asimmetrico. Posteriormente, sotto a gonna e sottogonna, era presente il cul de Paris, ossia un sellino che creava il caratteristico volume.

Per difendersi dal solleone e far sì che la pelle non ne venisse toccata, mantenendo il pallore che la l’ideale di bellezza dell’epoca richiedeva, accessori indispensabili per uscire di casa con un abito come questo erano un cappello, che la moda di questi anni voleva piccolo ma carico di decorazioni, e un ombrello parasole, di solito chiaro e di cotone per i mesi estivi e la villeggiatura. Irrinunciabili erano i guanti, anche nei mesi più caldi.

L’etichetta è riconducibile a Marie Callot-Gerber che poi fonderà nel 1895, insieme alle tre sorelle Marthe, Joséphine, e Régina la casa di moda Callot Soeurs, sorelle Callot, che diventerà una delle più importanti nel panorama della moda dei primi decenni del XX secolo. Della stessa proprietaria è giunto fino a noi anche l’abito da sposa, realizzato dalla Maison Worth, la più celebre maison parigina della seconda metà del XIX secolo.

 

Dono del Centro di Firenze per la Moda Italiana.
Cappello, cintura e guanti non originali.

Bibliografia

La Galleria del Costume/1, Centro Di, Firenze, 1983, pp 76-77

Testo di
Camilla Colombo; Vanessa Gavioli
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