Acquasantiera con l’Annunciazione
Giovanni Battista Foggini
L’opera, prodotto dalla sapienza artigiana della Galleria dei Lavori, viene registrata dai documenti come finita alla data del settembre 1704 e pronta per raggiungere la Germania. Infatti questa sontuosa acquasantiera, concepita per la devozione privata, faceva parte, insieme all’inginocchiatoio detto dell’Elettrice Palatina (Inv. OdA 1911, n. 836) e allo stipo detto dell’Elettore Palatino (Inv. OdA 1911, n. 909), di un nucleo di capolavori realizzati con ampio impiego di pietre dure inviati a Düsseldorf come dono di Cosimo III de’ Medici alla figlia Anna Maria Luisa, andata in sposa al Principe Elettore Palatino Johann Wilhelm di Neuburg, e rientrati infine a Palazzo Pitti al suo seguito, nel 1717, quando la principessa medicea rimasta vedova fece ritorno a Firenze.
Tale arredo sacro si lega all’attività di Giovan Battista Foggini, artista di corte dei Medici, e rivela i rapporti con la scultura barocca romana maturati nel periodo di soggiorno dell’artista presso l’Accademia istituita nel 1673 da Cosimo III de’Medici a Roma presso palazzo Madama, per offrire agli artisti granducali un’occasione di formazione, confronto e aggiornamento. L’esuberante presenza dei bronzi dorati, fusi sotto la diretta responsabilità del Foggini, quasi prevale su quella degli elementi in pietre dure che compongono la colomba dello Spirito Santo (calcedonio volterrano), la vaschetta per l’acqua santa in forma di valva di conchiglia (calcedonio dei Grigioni), i frutti dei festoni e l’Annunciazione nei due medaglioni ovali mosaicati in piano. Quest’ultima immagine, particolarmente cara al Granduca, compare in altri doni destinati ai sovrani delle corti europee ed è qui sviluppata con fedeltà al modello dell’affresco trecentesco nel santuario mariano della Santissima Annunziata, oggetto di spiccata venerazione da parte della comunità fiorentina.