Adorazione dei Magi
Botteghe granducali e Giuseppe Antonio Torricelli
Ai piedi di un antico tempio in rovina con colonne ioniche sono raffigurati la Madonna seduta con il Bambino sulle ginocchia e San Giuseppe. Davanti alla Sacra famiglia i tre Magi, abbigliati con ricche vesti, presentano i loro doni circondati da altre figure che assistono all’evento. Nella parte alta della scena domina una gloria di nubi e cherubini che fa da cornice all’astro splendente che fu guida ai Magi. Il prezioso pannello fonde abilmente la tecnica dell’intarsio lapideo bidimensionale con quella del commesso in pietre dure a rilievo utilizzata per la resa degli elementi architettonici, delle nubi e soprattutto dei personaggi in primo piano, composti da diversi elementi in calcedonio, diaspro, lapislazzuli, eliotropio, lavorati separatamente e poi abilmente montati per formare le figure.
L’Adorazione dei Magi, di cui non è nota l’originaria destinazione, nel 1637 risultava tra le opere in corso di realizzazione nella bottega dei Gaffuri, rinomata famiglia milanese di incisori di pietre dure trasferitasi a Firenze nel 1575 su invito di Francesco I de’ Medici. Rimasto incompiuto e custodito nei laboratori delle botteghe granducali, il pannello fu ultimato solo nel 1705 da Giuseppe Antonio Torricelli, importante scultore in pietre dure al servizio di Cosimo III de’ Medici. Nonostante il suo completamento, il rilievo restò inutilizzato fino al 1785, quando fu scelto per decorare lo sportello del tabernacolo della Cappella Palatina, montato quell’anno con ampio impiego di lavori già esistenti.