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Adorazione dei Magi

Cristofano Allori (Firenze 1577 - 1621)

Data
1610 - 1611
Collocazione
Sala delle Belle Arti
Tecnica
Olio su tela
Dimensioni
337 x 220 cm
Inventario
1890 n. 8741

Si tratta di una grande pala d’altare la cui provenienza non è ancora del tutto chiarita, poiché alcuni studiosi hanno ritenuto che fosse stata realizzata nel corso della campagna decorativa del Santuario della Fontenuova a Monsummano, cui Cristofano Allori prese parte nel 1611, mentre altri hanno avanzato l’ipotesi che fosse destinata a uno degli altari del Duomo di Pisa, dove poi aveva trovato posto una seconda versione, eseguita dal suo allievo e collaboratore Zanobi Rosi. La composizione segue un fortunato prototipo di Cigoli noto in diverse versioni ( collezione Hoare a Stourhead; Musei Nazionali di Lucca); in questi dipinti la posizione in diagonale del gruppo della Vergine col Bambino, di radice veneta e poi ampiamente utilizzata dai Carracci e dai pittori padani sul finire del secolo XVI, permette maggiore movimento e ariosità spaziale, anche perché consente l’apertura di squarci anche ampi di paesaggio sul fondo. Nella tela di Allori la materia pittorica densa, i colori forti e scuri, l’espressività profonda e contenuta dei volti dei magi e di Maria, indicano un passaggio importante nella carriera del pittore, che all’indomani del soggiorno romano dimostra di aver meditato a lungo sulle novità dei caravaggeschi e di Rubens. L’opera è incompiuta nella parte inferiore, così come testimonia il biografo Baldinucci che ne attesta il precoce ingresso nelle collezioni granducali, dove risulta documentato nell’inventario di Pitti del 1638.

Testo di
Anna Bisceglia
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