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Pala di Vallombrosa. San Michele arcangelo, San Giovanni Gualberto, San Giovanni Battista e San Bernardo degli Uberti; Due putti con cartiglio (in basso al centro); San Michele arcangelo pesa le anime, San Giovanni Gualberto e l'ordalia del fuoco, Decapitazione di San Giovanni Battista, San Bernardo degli Uberti viene tradotto in carcere (nella predella)

Andrea del Sarto (Andrea d’Agnolo, Firenze 1486-1530)

Data
1528 Cornice del XX secolo
Collezione
Pittura
Collocazione
A41. Andrea del Sarto
Tecnica
Olio su tavola
Dimensioni
cm 74x54, cm 184x86, cm 23,5x108,5
Inventario
1890 nn. 8394, 8395, 8396

Le tavole, che oggi vediamo, presentate su un pannello neutro, erano originariamente gli scomparti di una grande pala posta sull’altare maggiore della chiesa del Romitorio delle Celle a Vallombrosa (Firenze). Giovanni Gualberto e Bernardo degli Uberti, il secondo e il quarto da sinistra, fondatori dell’ordine vallombrosano, sono accompagnati dall’arcangelo Michele e da san Giovanni Battista, collocati alternativamente di fronte o di fianco. I pannelli, insieme a un altro più piccolo con due angioletti muniti di spartiti con canti che inneggiano alla Vergine, contornavano un’icona medievale, rievocata nell’odierno allestimento dalla sagoma neutra a rilievo al centro del pannello di sostegno.

Nella predella si susseguono gli episodi più indicativi della vita o del ruolo di ciascuno dei santi, in corrispondenza con la loro posizione. Partendo da sinistra, l’arcangelo Michele pesa le anime mentre lotta col demonio. Segue poi una scenetta che rievoca una vicenda storica dell’ordine vallombrosano, avvenuta nel 1068 presso la Badia di Settimo a Firenze. Giovanni Gualberto aveva accusato il vescovo di Firenze di simonia (cioè la vendita di benefici spirituali) e il popolo aveva chiesto l’ordalia nei confronti del monaco Pietro, seguace di Giovanni (l’ordalia era la pratica di sottoporre un accusato a una prova di pericolo per dimostrare la sua innocenza, perché salvato da Dio). Pietro, attraversò illeso un rogo e il vescovo fu dichiarato colpevole. Nella terza scena compare il martirio di Giovanni Battista, decapitato da Erode per accontentare Salomè, e nell’ultima Bernardo degli Uberti viene imprigionato a Parma, dove si era recato in predicazione. Alla sequenza manca la storia centrale con l’Annunciazione, forse andata perduta al momento dello smembramento. Opera dell’ultima fase di carriera e di vita di Andrea, la pala di Vallombrosa si distingue per il tono solenne e raccolto delle figure, impressione accentuata dal punto di vista ribassato (nella loro sistemazione originaria i santi erano più in alto rispetto al punto di vista dei fedeli). In questo, come in altri dipinti eseguiti negli stessi anni, i pittori della seconda metà del secolo dovevano trovare una fonte di ispirazione per lo sviluppo dell’arte controriformata.

Bibliografia

A. Natali in Andrea del Sarto, 1486- 1530. Dipinti e disegni a Firenze, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Pitti, 8 novembre 1986 - 1 marzo 1987), a cura di A. Cecchi, A. Natali, C. Caneva, V. de Martini, Firenze 1986, pp. 144-148.

Testo di
Anna Bisceglia
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