Busto di Antonino Pio
Arte romana
Il ritratto raffigura l'imperatore Antonino Pio (138-161 d.C.), i cui tratti sereni ed il cui sguardo velato di una sottile malinconia rispecchiano adeguatamente l'indole mansueta, incline alla clemenza ed alla moderazione che l'antica biografia tramandata nell'Historia augusta indicava come sue virtù peculiari. Nonostante il periodo di regno, noto come uno dei più lunghi che la storia romana ricordi, ad Antonino Pio viene attribuito un numero relativamente esiguo di tipi ritrattistici ufficiali, realizzati principalmente in occasioni particolari -quali anniversari, trionfi o nomine al consolato- e tempestivamente distribuiti in tutte le province dell'impero in centinaia di copie. Tra i tre sottotipi dell’unico tipo ritrattistico noto per l’imperatore, quello denominato convenzionalmente di “Formia” è considerato il più vicino al modello ufficiale; è proprio a questi che il marmo fiorentino sembra si rifaccia, in particolar modo nella ricaduta dei capelli sulla fronte con al centro una coppia di ciocche disposte a tenaglia, affiancate sui due lati da altre due pettinate a coda di rondine. Rispetto alla maggior parte dei ritratti romani conservati, le cui teste sono spesso impostate su busti di moderna fattura, l'Antonino Pio di Palazzo Pitti conserva la testa solidale con l’originario busto vestito di un manto militare frangiato (noto come paludamentum); gli unici elementi attribuibili ad una moderna reintegrazione sono la manica destra, alcune pieghe e la grande fibula che sostiene il manto, agganciata in corrispondenza della spalla destra.
L. Buccino in G. Capecchi, D. Heikamp, A. Fara, V. Saladino, Palazzo Pitti. La reggia rivelata, Catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Pitti, 7 dicembre 2003-31 maggio 2004), Firenze 2003, p. 587, n. 139.