Icona Cristo onnipotente in trono
Russia centrale
Gesù Cristo siede su un fastoso trono, preceduto da una pedana di forma ovale su cui il Salvatore poggia i piedi nudi. Cristo benedice mentre nella mano sinistra tiene un libro aperto sul quale è riportato un passo del Vangelo di Matteo (ПРИ//IДИ//ТЕ // КО // М//НЕ; Venite a me,Mt. XI, 28).
L’icona da preghiera riproduce un soggetto molto diffuso nel mondo bizantino e russo, seppure impiegato soprattutto in opere di maggiori dimensioni, destinate soprattutto nelle recinzioni degli altari. Uno degli esemplari più noti era l’icona conservata nella cattedrale dell’Assunzione al Cremlino a Mosca, proveniente da Novgorod, eseguita intorno al 1400. Dalla rielaborazione di questo e di altri prototipi, derivò nella seconda metà del XVII secolo l’invenzione di un fortunato modello di Cristo Onnipotente messo a punto dalle botteghe del Palazzo dell’Armeria a Mosca, a cui si ispira anche l’icona degli Uffizi.
Il trono, ornato con volute e motivi fogliacei di gusto classicheggiante, traduce in modo sommario modelli complessi e riccamente ornati in voga nell’ultimo quarto del XVII secolo. Lo scranno non presenta alcuno sviluppo tridimensionale, ma la complessa pedana ovale a più gradini, in sostituzione della tradizionale pedana rettangolare, rivela un certo ascendente dell’arte barocca. La tecnica pittorica si caratterizza per una tendenza alla semplificazione comune ad altre icone di piccole dimensioni della raccolta degli Uffizi, eseguite nel secondo quarto del XVIII secolo.