Autoritratto
Emilia de Divitiis (Roma 1898 - 1979)
Nel 1928 Emilia De Divitiis realizza questo dipinto in cui si autoritrae con uno spiccato interesse per la solidità di volumi. L’artista si rappresenta con il volto sereno, sorridente, vestita con gli abiti del mestiere. I colori variano dal chiaro allo scuro creando dei forti contrasti che sono evidenti tra il nero della chioma riccioluta e il rosso del drappo sullo sfondo che risaltano sul bianco della camicia e il chiarore della pelle. Qui le pennellate sono brevi e contribuiscono a creare questo gioco di luci e ombre sul tessuto.L’artista risente, nella sua ricerca plastica, dell’influenza del suo maestro Francesco Paolo Michetti e della sua pittura realistica e naturalistica, derivante dalla tradizione realista dell’Ottocento pittorico napoletano. La De Divitiis, infatti, frequentò per 8 anni il “Conventino” di Francavilla a Mare per imparare dal maestro Michetti e fu proprio in questo periodo che realizzò quest’opera.Negli anni poi successivi la sua pittura si accosterà maggiormente alla lezione di Cézanne e la sua attenzione si sposterà ai soggetti più intimi della famiglia. L’opera è stata donata dall’artista nel 1978 alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.