Fede
Piero del Pollaiolo o Pollaiuolo (Firenze 1441 - Roma 1496)
La personificazione della Fede ha le sembianze di una giovane donna colta mentre volge lo sguardo al cielo, sollevando con la mano destra il calice dell’eucarestia, coperto dalla patena, e tenendo nella sinistra una croce astile. L’opera è parte di un ciclo pittorico dedicato alle Virtù commissionato a Piero del Pollaiolo nel 1469 e destinato alla sala dell’Udienza nel Tribunale di Mercanzia in piazza della Signoria a Firenze. La tavola, insieme a quella con la Temperanza, venne eseguita entro l’estate del 1470, in parziale ottemperanza al contratto che imponeva al pittore di fornire due tavole con le Virtù ogni tre mesi, a partire dal 1 gennaio 1470, dietro un compenso di 20 fiorini per ciascun dipinto. Al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi si conserva il cartone perforato impiegato dal maestro per riportare sulla tavola il disegno della testa della Virtù (inv. 14506 F).
Anche in quest’opera Piero del Pollaiolo esibisce uno straordinario virtuosismo nella raffigurazione degli oggetti di oreficeria, ispirati alle suppellettili ecclesiastiche più raffinate e preziose in uso nel XV secolo.
Il Tribunale di Mercanzia era l’organo che si occupava delle controversie commerciali dei mercanti fiorentini e amministrava la giustizia fra i componenti delle Arti. Il patrimonio di questa magistratura nel XVIII secolo confluì nella Camera di Commercio, da cui i sette dipinti con le Virtù pervennero alla Galleria degli Uffizi nel 1777.