Passa il viatico
Francesco Gioli (San Frediano a Settimo Pisa 1846 – Firenze 1922)
La tela, presentata all’Esposizione internazionale di Parigi nel 1878, vinse la medaglia d’oro e fu particolarmente apprezzata dall’artista francese Edgar Degas. Il critico d’arte Diego Martelli, inoltre, la descrisse affermando che esibiva «un ordine di ricerche molto oneste che danno alla scuola fiorentina una distinzione rara». La conoscenza dell’arte dei paesaggisti della Scuola di Barbizon, che lavoravano en plein air nei decenni intorno alla metà dell’800, condizionò le ricerche di Francesco Gioli, come si nota nell’accurata raffigurazione degli elementi naturali che incorniciano la strada sulla quale si snoda la processione. Nonostante la raffigurazione sia ripresa da un punto di vista esterno, la scena è comunque attraversata da una malinconica coralità, espressa anche dai contadini in preghiera sul ciglio della strada. Il viatico era una tradizionale processione che accompagnava il sacerdote nel momento della estrema unzione di un malato. Qui si descrive una visione corale di quella processione, una sorta di ultimo saluto da parte della comunità contadina.