Ibiscus
Il rigore delle siepi di sempre verdi e delle aiuole dalle forme geometriche nella Botanica Superiore si anima di piante tropicali, come questo splendido esemplare di Hibiscus rosa-synensis. Questa porzione del Giardino di Boboli già nel XVIII sec. fu destinata a Jardin Potager, ovvero a spazio dedicato alla coltivazione di piante da frutto, esotiche o rare.
Arbusto perenne, dal portamento ramificato, l'Hibiscus rosa-synensis raggiunge i 3 metri di altezza, molti di più nell'habitat di origine. Tra giugno e settembre produce grandi fiori imbutiformi, larghi fino a 10 cm; ha foglie di forma ovale e colore verde scuro.
L’Ibisco appartiene alla famiglia delle malvacee: il suo nome scientifico, Hibiscus, viene dal greco, forse coniato dal botanico e farmacologo Dioscoride, menzionato anche da Dante nel IV canto dell’Inferno. Alla pianta si riconoscono proprietà medicamentose, anche se in Italia è diffuso a scopi prevalentemente ornamentali. È pianta gradita alle api.