Icona Madre di Dio Gioia di tutti gli afflitti (1890 n.9316)
Russia centrale
Al centro dell’icona sono raffigurati la Madre di Dio e Gesù bambino, entrambi caratterizzati da simboli della regalità quali la corona. Ai lati della composizione sono disposti quattro sofferenti e due angeli per parte, le cui pose e i cui gesti sono pressoché simmetrici. Oltre ai monogrammi di Cristo e di Maria presenti al di sopra dei loro nimbi («IHC XC», «MP ΘY»), l’iscrizione in alto identifica il soggetto dell’opera: «ОБРАЗ Б(ОГОРО)Д(И)ЦЫ СКОРБЕЩИЕ», ossia «Immagine della Madre di Dio degli afflitti». Tale iconografia, molto diffusa nell’arte russa a partire dalla fine del XVII secolo, insiste sul ruolo di mediatrice e protettrice di Maria, invocata dai bisognosi attraverso la preghiera, e riflette il soggetto di un’icona ritenuta miracolosa conservata nella chiesa della Trasfigurazione del Salvatore sulla Bol’šaja Ordynka a Mosca. La versione raffigurata nell’icona degli Uffizi, di piccole dimensioni, offre una variante ridotta del modello iconografico originale, con una consistente diminuzione del numero di figure che si affollano intorno alla Vergine Maria. La semplificazione della composizione, che trova corrispondenza anche nella stesura pittorica piuttosto sommaria, caratterizza diverse icone di modeste dimensioni della collezione degli Uffizi, frutto dell’attività di botteghe provinciali della Russia centrale. Ricorrente in queste icone è anche l’espressività un po’ ingenua che caratterizza i volti delle figure.