La mattina del 27 aprile 1859
Enrico Alessandro Fanfani (Firenze 1824 - post 1885)
Enrico Fanfani cattura in quest’opera un momento cruciale della storia fiorentina: la cacciata pacifica dei Lorena da Firenze, la creazione di un governo provvisorio e indipendente che era il preludio dell’annessione volontaria al Regno d’Italia. Guido Nobili, futuro avvocato fiorentino, che all’epoca dei fatti aveva solo otto anni, in una sorta di diario personale descrisse i fatti di quella giornata cruciale, ricordata come la “rivoluzione di velluto”, poiché fu portata avanti senza l'uso di violenza. I suoi preziosi racconti narrano di Leopoldo II di Lorena in partenza con la famiglia da Firenze su una carrozza diretta a Vienna. In città si votò per un governo provvisorio, che subito ufficializzò l’uso della bandiera tricolore: «saranno disposti in liste verticali… il verde all’asta, il bianco in mezzo e il rosso fuori». Il nostro dipinto coglie un momento di giubilo dall’interno della Loggia de’ Lanzi: alcuni partecipanti festeggiano la partenza del granduca, altri issano la bandiera tricolore, qualcuno si abbraccia, o lascia andare il cappello, altri ancora si limitano ad osservare l’evento. Nello stesso anno in cui il dipinto venne esposto alla mostra Promotrice del 1860, l’allora ministro Poggi proclamò i risultati del plebiscito che vide la vittoria dell'«unione alla monarchia costituzionale del re Vittorio Emanuele».