Maschera litica da Teotihuacan (Messico)
La maschera in travertinite verde traslucida proviene da Teotihuacan (Messico) e risale a IV – VI secolo d. C.L’impatto visivo doveva essere in origine di grande effetto: aveva occhi con la sclera bianca in conchiglia e l’iride nera in ossidiana, la dentatura resa con pittura bianca, le labbra e la lingua dipinte di rosso, colori stesi direttamente sulla pietra; i fori nelle orecchie indicano inoltre che la maschera era dotata di ornamenti auricolari. Si ritiene che la maggior parte di queste maschere – ne sono state censite circa cinquecentocinquanta – fosse prodotta nell’area di Puebla, mentre nel quartiere di Teotihuacan, noto come ‘La Ventilla’, è stato scoperto dagli archeologi un laboratorio lapidario dove alcune maschere litiche vennero probabilmente riciclate. Non si conosce la funzione di queste maschere; certamente non erano indossate ed è probabile invece che fossero legate al culto di antenati o divinità, nel cui ambito è stata fatta allusione al culto del Dio del Mais. Un elemento che rende unica la maschera del ‘Tesoro’ fiorentino è la precocità del suo arrivo in Europa: l’oggetto è descritto nell’inventario dei beni del principe Leopoldo de’ Medici, poi cardinale, steso alla sua morte (1675). E’ improbabile che la maschera sia stata scavata in epoca così precoce nelle rovine di Teotihuacan, dove la prima missione archeologica documentata risale al 1676 e quindi è stato suggerito che il prezioso oggetto potesse essere stato tesaurizzato in epoca azteca (XV – XVI secolo) con altre maschere, deposte come offerta all’interno del Tempio Mayor di Mexico-Tenochtitlan, odierna Città del Messico.