La Mascherata
Mario Cavaglieri (Rovigo 1887 – Pauvie-sur-Gers 1969)
Pittore raffinato e non convenzionale, Mario Cavaglieri è un artista poco noto al grande pubblico ma premiato da riconoscimenti critici di primissimo livello già all’inizio della sua lunga carriera. Questo dipinto apparteneva infatti a Roberto Longhi, che nel recensire il pittore su “Il Tempo” nel 1919, elogiava la sua opera come “una delle più forti che l’Italia abbia tutt’oggi sacrificato sul brillante altare dell’Impressionismo”. Sarà poi Carlo Ludovico Ragghianti, nel 1953, a dedicare all’artista un'approfondita mostra monografica a Palazzo Strozzi, ricostruendone criticamente il percorso nella lunga carriera compiuta quasi per intero in Francia, dove Cavaglieri si stabilì dal 1925.
Sul finire degli anni Dieci, Cavaglieri si dedicò a una serie di vedute di interni di facoltose dimore della sua provincia natale. In questi dipinti, la lezione dei maestri francesi, da Vuillard e Bonnard alle decorazioni arabescate di Matisse, esperite durante un soggiorno parigino del 1911, è rimeditata in uno stile maturo e controllato.
Restituendo il fascino di un interno alto borghese in un tempo che fu, bloccato elegiacamente come in una istantanea fotografica, la fluida ed esuberante pennellata di Cavaglieri guida alla scoperta del suo atelier: la marsina riccamente ornata ci invita, in primo piano, a calcare il proscenio dove fanno bella mostra di sé, ordinatamente disposti sul comò dipinto, una parrucca di foggia settecentesca, un prezioso oggetto in porcellana specchiato nella parete retrostante, e infine il mantello, o figura, che emerge dal fondo, in un ricercato e tenuto rimando di spazi e di sguardi, dentro e fuori il dipinto.
Il dipinto è stato acquistato per le collezioni della Galleria d’arte moderna nel 1987.