Natività della Madre di Dio (Inv. 1890 n. 9303)
Russia centrale
La madre della Vergine Maria, Anna, riposa dopo il parto su un giaciglio e, come si intuisce dalla posa delle mani, conversa col suo sposo Gioacchino, che siede a destra. Due giovani donne, con la testa ornata da una coroncina, porgono doni alla puerpera, accanto alla quale è stata apparecchiata una mensa. La composizione è completata dalla scena del bagno impartito da un’ancella alla neonata Maria, in basso a destra. L’icona si caratterizza per la presenza di numerose figure secondarie derivate dalla tradizione dei Vangeli apocrifi, in particolare dal Protovangelo di Giacomo, e riunisce insieme i momenti della nascita e della lavanda della Vergine. Appartiene a una tipologia di icone in cui è offerta una versione abbreviata dell’evento sacro, con una sintesi dei momenti salienti, diversamente da altri modelli iconografici che, nella tradizione dei cicli figurativi bizantini, illustrano più dettagliatamente l’evento. Similmente ad altre icone della collezione degli Uffizi datate al XVIII secolo, l’opera si caratterizza per una pittura non molto raffinata, ridotta nei suoi elementi essenziali, come dimostra la gamma ristretta di colori utilizzati ed il modellato abbastanza schematizzato delle figure.