Orchidea – Genere Anacamptis
Il nome deriva dal greco anakampein che sta per "piegarsi all’indietro", in riferimento alla posizione dei pollinii (strutture che contengono il polline).
Per molto tempo nel genere era classificata solo la specie A. pyramidalis. Di recente, in seguito ad analisi di sistematica molecolare, sono state incluse specie in precedenza ritenute appartenenti al genere Orchis. Nel giardino di Boboli sono presenti Anacamptis laxiflora, Anacamptis morio e Anacamptis pyramidalis.
Anacamptis laxiflora
Il nome specifico deriva dal latino laxus (lasso) e flos (fiore), in riferimento all’infiorescenza con fiori ben distanziati.
Pianta robusta e slanciata, alta fino a 60 cm, con fusto eretto ,violaceo. L’infiorescenza è una spiga cilindrica e allungata, lassa, che porta fino a 40 fiori, grandi e di colore purpureo-violaceo, con fascia longitudinale bianca sul labello.
Preferisce suoli umidi, anche se può crescere su prati asciutti solo in superficie.
Sta subendo una forte diminuzione proprio a causa della scomparsa degli habitat umidi quindi la sua presenza nel Giardino di Boboli risulta particolarmente interessante: ne esiste attualmente una sola pianta, ritrovata nel 2024 nei Prati di Ganimede; probabilmente si tratta residuo di una popolazione che era stata segnalata addirittura nella prima decade del 1700 dall’illustre botanico Pier Antonio Micheli in quelli che lui chiamava “prati umidi di Boboli”.
Anacamptis morio
Il nome di specie deriva per alcuni dal latino morio, buffone, a causa delle numerose punteggiature dei fiori, per altri dallo spagnolo morion, elmo, per la forma a cappuccio che assumono i sepali e i petali laterali. La pianta è di norma piccola, alta dai 10 ai 35 cm. I fiori, di colore variabile dal roseo al violetto, formano una infiorescenza generalmente densa. Per attirare gli insetti impollinatori (bombi, api solitarie, api domestiche) simula il colore e la forma di fiori che contengono il nettare e, come questi, possiede nella parte posteriore del labello una struttura a forma di sacco detta sperone, per raggiungere la quale l’insetto entra in contatto con il polline e lo asporta. Le popolazioni di Anacamptis morio sono spesso costituite da numerosi esemplari che possono avere una colorazione differente l’uno dall’altro. Non sono rare le forme albine (forma alba). Un campione della forma alba, trovato a Boboli nella prima metà dell’Ottocento, fu donato nel 1854 all’Erbario di Firenze dall’Accademia fiorentina dei Georgofili. Proprio su questo campione è stata istituita nel 2009 la sottospecie morio forma alba di Anacamptis morio.
Anacamptis pyramidalis
La specie prende il nome dal latino pyramidalis per la forma che l’infiorescenza assume a inizio fioritura. La pianta è slanciata, alta dai 20 ai 60 cm, ha un fusto sottile e cilindrico, privo di peluria. I fiori sono piccoli di colore rosa o rosa violaceo, raramente rosa chiaro o bianco, e formano una spiga densa. Soprattutto verso sera emanano un lieve profumo. A. pyramidalis è una specie nettarifera (contiene nello sperone una goccia di nettare) ed attira farfalle diurne che fungono da impollinatori.
La presenza e il censimento delle orchidee spontanee nel Giardino di Boboli.
Orchidee d’Italia: Guida alle Orchidee spontanee. GIROS, Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee, Cornaredo 2024, pp. 87, 92, 95.
M. Ottonello - S. Pavone, Orchidee spontanee dell’estremo Ponente ligure, Ventimiglia 2023, p.71.