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Presentazione al Tempio

Ambrogio Lorenzetti (Siena, documentato dal 1319 al 1348)

Data
1342
Collezione
Pittura
Collocazione
A5. Lorenzetti - Simone Martini
Tecnica
Tempera su tavola, fondo oro
Dimensioni
257 x 168 cm
Inventario
1890 n. 8346
Iscrizioni

AMBROSIUS LAURENTII DE SENIS FECIT HOC OPUS ANNO DOMINI MCCCCXLII

L’opera, che reca in basso un’iscrizione con il nome del pittore e la data 1342, fu eseguita per la cappella di San Crescenzio nel transetto del Duomo di Siena. Faceva parte di un piccolo gruppo di pale d’altare dedicate alla Vergine e alla sua vita, eseguite dai più importanti pittori senesi della prima metà del Trecento per i cinque altari del transetto della cattedrale della loro città.

La tavola di Ambrogio Lorenzetti illustra la presentazione di Gesù al tempio e la purificazione di Maria, quaranta giorni dopo il parto, secondo il rito ebraico. Maria, riconoscibile per il consueto manto blu e la veste rossa, porge il figlio a Simeone e alla profetessa Anna, che nel Bambino riconoscono il Messia. Anna reca un cartiglio con un passo del Vangelo nel quale è narrato l’episodio (Luca 22, 38). Il sacerdote sacrifica sull’altare i doni portati da Maria e da Giuseppe, quest’ultimo raffigurato un po’ in disparte a sinistra. Il tempio, di cui si vede contemporaneamente sia l’architettura esterna che l’interno, secondo la consuetudine medievale, è immaginato da Ambrogio Lorenzetti come una chiesa, con colonne, volte stellate, pitture e vetrate; le fughe convergenti dei marmi policromi del pavimento accentuano la sensazione di profondità, rivelando l’interesse di Ambrogio Lorenzetti per la raffigurazione della spazialità.

L’opera è straordinariamente ricca di particolari ispirati dalla vita quotidiana, come i monili che ornano le orecchie delle donne o l’attitudine infantile di Gesù bambino che si succhia le dita, conferendo al tema sacro un carattere di vivace spontaneità. La pala d’altare è oggi priva delle cuspidi e dei due pannelli laterali con figure di santi che la completavano: in origine dunque aveva l’aspetto di un trittico, in analogia con le altre pale degli altari laterali del transetto del Duomo di Siena, come l’Annunciazione di Simone Martini. In alto, oltre la cornice, sono raffigurati i profeti Mosè e Malachia.

Testo di
Daniela Parenti
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