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Ritratto di donna

Artista emiliano (cosiddetto ‘Amico friulano del Dosso’) attivo a Ferrara in Emilia (fra il 1510 e il 1540 circa)

Data
1520-1530 c.
Collezione
Pittura
Collocazione
D2 Dosso Dossi e compagni
Tecnica
Olio su tela
Dimensioni
86x68 cm
Inventario
1890 n.9950

La giovane dama indossa, sopra una finissima camicia bianca, un sontuoso abito di damasco di seta, le cui ampie maniche si stringono sull'avambraccio con un motivo geometrico, secondo la moda del terzo decennio circa del Cinquecento. L’efficacia del ritratto è dovuta anche all'atteggiamento della fanciulla, dall’incarnato chiarissimo, che con lo sguardo diretto e il gesto della mano sembra voler stabilire un rapporto diretto con l'osservatore. Il paesaggio sullo sfondo e l’albero inclinato dal rigoglioso e vivace fogliame manifestano una chiara derivazione da Dosso Dossi.

L'opera fa parte di un gruppo di dipinti di autore anonimo, ribattezzato per la prima volta “Amico friulano del Dosso” dal critico e storico dell'arte Roberto Longhi, dicitura poi diventata convenzionale. Lo studioso riteneva possibile che l’artista fosse nato in Friuli, ipotesi poi scartata dalla critica successiva, che ha invece avvalorato la tesi di una formazione ferrarese – città di cui sarebbe originario – e veneta, con un successivo passaggio per le terre toscane; secondo altri ancora, seguendo un percorso inverso, l’anonimo artista si sarebbe mosso dalla Toscana per giungere alla corte estense, dove era attivo Dosso Dossi, entrando così in contatto con i capolavori che giungevano a Ferrara da ogni città della penisola italiana e oltre. Il ritratto fece parte della collezione Contini Bonacossi, allestita principalmente in Villa Vittoria a Firenze, prima di venire trafugata in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. Rientrata in Italia grazie all’azione del Ministro Silverio, nel 1988 viene poi assegnata alle Gallerie degli Uffizi. 

Bibliografia

R. Longhi, L'amico friulano del Dosso, in “Paragone”, XI, 1960, 131, p. 7, tav. 7; L.L., Ritratto di donna, in L’Opera ritrovata. Omaggio a Rodolfo Siviero (Firenze, Palazzo Vecchio, dal 29 giugno 1984), a cura di B. Paolozzi Strozzi, F. Scalia, Firenze 1984, p. 133, fig. 63;A. Natali, Amico friulano del Dosso (attribuito), Allegoria, in Il restauro del ‘Leone X’ di Raffaello e di tre capi d'opera del Cinquecento, “Gli Uffizi. Studi e Ricerche. I pieghevoli”, 28, Firenze 1996; A. Bacchi, “Tempus elevat omnia”: la Verità dell’‘Amico friulano del Dosso’, in I veli del tempo. Opere degli Uffizi restaurate, a cura di A. Natali, Cinisello Balsamo (MI) 1997, pp. 48-51, fig. 9; D. Benati, Amico friulano del Dosso – San Giovanni Battista, in Fondantico (Maastricht, Tefaf, 2020), Bologna 2020, p. 12; Ritratto di donna, “Catalogo Generale dei Beni Culturali”, (https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900194027

Testo di
Guicciardo Sassoli de' Bianchi Strozzi
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