Sale dei Primitivi

Sono le sale dove si trovano esposti i dipinti fiorentini e toscani più celebri e antichi, databili dagli inizi del XIII secolo. Fra questi i nomi di Giotto, Cimabue, Duccio, autori delle grandi tavole che si vedono nel primo esteso ambiente la Sala delle Maestà, che, costruito come gli ambienti appena successivi alla metà degli anni ‘50 del Novecento, vuole richiamare l’aula di una chiesa medioevale. Gli architetti che ne furono autori (Giovanni Michelucci 1891-1900, Carlo Scarpa 1906-1978, Ignazio Gardella 1905-1999) appartengono alla corrente architettonica del “Movimento moderno”. Al posto di sale dall’aspetto tradizionale con carattere beaux arts (cioè con soffitti in parte a volta, lucernari al centro, portali di marmo), furono realizzati interni bianchi dalle linee pure e semplici, senza ornamenti e decorazioni, usando tuttavia con essenzialità i materiali della tradizione come il cotto toscano per i pavimenti e la pietra serena.