Servizio da tè
Manifattura Dagoty, Manifattura Ginori, Doccia (riassortimento)
In rosso, sul piattino: Manufacture / de S.M. l’Impératrice / P.L. Dagoty / A PARIS
Marca Stella a sei punte (in oro, sulle tazze), Manifattura Ginori, Doccia
Questo servizio è stato realizzato dalla fabbrica francese fondata alla fine del Settecento da tre fratelli presso Boulevard Poissonnière a Parigi. Pierre-Louis Dagoty sopravvissuto a Isidore e Jean Baptiste Étienne proseguì l’attività della manifattura e insieme a una medaglia d’argento conquistata nel 1806 all’Esposizione industriale di Parigi ottenne la protezione imperiale, che gli permise di denominare la fabbrica Manufacture de S. M. Impériale.
Il virtuosismo raggiunto nella tecnica di produzione appare evidente nel trattamento delle superfici del nostro servizio, poiché su uno stesso manufatto sono state eseguite due distinte lavorazioni della porcellana, il biscuit e l’invetriatura. La prima consiste nel cuocere una sola volta l’esemplare a 1400°C, mentre l’altra prevede una prima cottura denominata “biscottatura”, e successivamente una seconda che porta alla realizzazione di un prodotto in porcellana a pasta dura.
Nel caso del nostro servizio, la superficie esterna è stata trattata a biscuit, la cui opacità permette di godere a pieno del decoro scultoreo con foglie lanceolate e ghirlande sorrette da cigni, che si raccordano con la rappresentazione dei medesimi sul beccuccio della teiera e sull’ansa della lattiera. Per esigenze legate all’introduzione di liquidi, che avrebbero potuto alterarne il candore della porcellana, è stato scelto di invetriare la superficie interna, ma anche di rivestirla con una doratura uniforme accentuando l’eleganza e il lusso di questo raffinatissimo servizio, trattandosi della realizzazione di una manifattura imperiale.
Il servizio era probabilmente completato da una zuccheriera con coperchio, una ciotola con piedini a forma di artiglio e un vassoio. Non si hanno informazioni sulla sua storia collezionistica, ma possiamo ipotizzare, visto il periodo di esecuzione e la presenza del cigno come protagonista, che sia da ricondurre a Elisa Baciocchi, la quale venne ad abitare nella Reggia di Palazzo Pitti dopo la sua nomina a granduchessa di Toscana avvenuta nel 1809.