Tailleur
Manifattura austriaca (etichetta “"M.lle Amalie Wallemie [...] Wien”)
Il tailleur, ossia un completo di giacca e gonna, il cui nome è mutuato dal termine che in francese indica il sarto da uomo, era entrato nell’abbigliamento femminile solo una ventina di anni prima, come rivisitazione del tradizionale completo maschile. Pratico e versatile, era diventato rapidamente un capo fondamentale, utilizzato per quelle occasioni diurne che richiedevano un abbigliamento più funzionale, pur non rinunciando all’eleganza.
Questo completo è realizzato in morbido panno di lana, un materiale, la lana, che nella moda femminile fino a pochi decenni prima era ritenuto inadatto a un abbigliamento elegante e che ritrovavamo unicamente in abiti da viaggio o da lavoro, ma che all’inizio del XX secolo viene nobilitato, ed è utuilizzato anche in abiti da giorno di alta sartoria, solitamente impreziosito da elaborati ricami in applicazione. In questo caso giacca e gonna sono decorati dall’applicazione di spighette e soutache, ossia sottili passamanerie intrecciate, in seta marrone e blu che formano motivi geometrici su giacca e gonna. La giacca è lunga, a redingote, ossia stretta in vita e svasata nella parte inferiore - dall’inglese riding coat, giacca per cavalcare - e priva di allacciatura. Gli alti polsini e il centro dietro del girovita sono decorati da grandi bottoni metallici. La gonna, svasata, ha una piccola tasca sul lato destro, parzialmente nascosta dalla falda della giacca, forse da utilizzare per un fazzoletto o un orologio da taschino. Il tailleur è completato da un falso gilet in taffetas di seta giallo decorato da ampi ricami in filo di seta a motivi floreali che creano un vivace contrasto con la severità del completo. Per ultimare l’ensemble, un abito come questo era indossato sopra ad una camicetta, o spesso solo un davantino, con un alto colletto steccato in merletto o tulle, che fasciava il collo e completava la scollatura.
Dono di Umberto Tirelli, Roma.
Umberto Tirelli e Maria Cristina Poma, Donazione Tirelli: la vita nel costume, il costume nella vita, Arnoldo Mondadori, Milano, 1986, pp 80 e 205; Roberta Orsi Landini, Abiti in festa. L'ornamento e la sartoria italiana, Sillabe, Livorno, 1996, p 29.