Autoportrait II
Louis van Lint (Saint-Josse-ten-Noode (Brussels), 1909 - Kraainem, 1986)
in basso in corsivo: "Autoportrait. Van Lint 75"; al centro e spostato verso destra, sopra al volto, in lettere capitali: "Luuis Van Lint"
Fra i protagonisti delle tendenze d’arte astratta in Belgio dai primissimi anni Quaranta del XX secolo, Louis Van Lint si avvicina, nel secondo dopoguerra, al gruppo CoBrA per poi aderire all’astrattismo lirico: un movimento internazionale, che si sviluppa in Europa e oltre e accomuna ricerche diverse di artisti, variamente astratte, che attraverso l’uso del colore e della libera espressione del segno, puntano a trasporre nelle proprie opere la loro personale interpretazione di elementi del mondo naturale, animale e minerale e il sentimento che essi suscitano nell’artista. Nella sua ampia produzione pittorica, Van Lint rappresenta equilibri e armonie di movimenti tellurici o marini, forme e germinazioni naturali e le proprie tensioni emotive o la calma interiore.
In questo autoritratto, il mezzo busto dell’artista spicca con forza dal fondo a monocromo. Van Lint mostra con schietto coraggio, senza indugiare in dettagli accessori (nella capigliatura, come nell’abbigliamento), l’età matura e il momento immediatamente successivo a una lunga malattia. I tratti pronunciati della fisionomia sono tracciati con marcate pennellate marroni, evidenziando la fisionomia scavata del volto sul quale insieme al naso e all’orecchio, spiccano gli occhi azzurrissimi, penetranti e volti verso un altrove indefinito, specchio di un’anima pronta a sostenere il confronto con il mondo esterno. Il proprio nome, dipinto a lettere capitali, si impone come un timbro e sembra sancire con forza l’originalità del proprio stile pittorico in equilibrio fra forma figurata e astratta.
Il dipinto è stato donato alle Gallerie degli Uffizi dal nipote Lionel Colin nel 2013.
Gli autoritratti begli degli Uffizi dall’Ottocento ai giorni nostri, a cura di G. Giusti, catalogo della mostra (Firenze, Gallerie degli Uffizi, San Pier Scheraggio 2014), Firenze 2014, pp. 94-97; F. Sborgi, in Uffizi Self-portrait Masterpieces, a cura di V. Gavioli e A. Griffo, catalogo della mostra (Shanghai, Bund One Art Museum, 2022-2023; Pechino, National Museum of China 2023), Pechino 2023, n. 45 pp. 322-325.