Coppia di vasi Cordelier
Manifattura di Sèvres
Marca non visibile
La coppia di vasi Cordelier è dello stesso tipo, seppur di “terza grandezza”, di quella donata nel 1810 da Napoleone I a Ferdinando III Asburgo Lorena ed esposta sempre nella Sala Bianca della Galleria Palatina (Oggetti d’Arte Pitti 1911 nn. 928-929). Questo modello, presente nelle raccolte della Manifattura di Sèvres dalla fine del Settecento, ottenne larga fortuna nella rivisitazione ottocentesca, come confermato anche dalla sua realizzazione in tre diverse dimensioni. La campitura in verde cromo che riveste la superficie, insieme alle gradazioni di blu, è un’altra tonalità assai diffusa nella produzione della manifattura in questo periodo, si veda ad esempio il monumentale vaso esposto nella Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti (O.d.A. Pitti 1911 n. 158), definito “Medici” nei documenti di Sèvres e anch’esso donato da Napoleone I a Ferdinando III nel 1811. I nostri esemplari sono finemente decorati su entrambi i lati con bouquets tratti verosimilmente da tavole botaniche, vista la perfezione e varietà della composizione. Tale ipotesi trova riscontro nella scelta decorativa della Manifattura Ginori, che intorno al 1820-1825 li ha replicati pressoché fedelmente suddividendoli in quattro piatti.
I mazzetti di fiori sono dipinti privi di incorniciatura, con una maestria che evoca la tecnica della miniatura introdotta dalla Manifattura di Sèvres all’inizio dell’Ottocento e sviluppatasi prevalentemente nella copia di opere di importanti artisti che furono attivi soprattutto tra il Cinquecento e il Seicento, in linea con il gusto dei viaggiatori del Grand Tour. La loro esecuzione, insieme alle due ghirlande che esaltano le anse in bronzo a forma di protomi di camoscio e quella che si sviluppa in corrispondenza della bocca del vaso, sono state ricondotte al decoratore Gilbert Drouet attivo nella fabbrica dal 1785 al 1825 e specializzato in questo genere di rappresentazioni, oltre a quelle di uccelli. Inoltre, la scelta di queste composizioni floreali è stata avvicinata a quelle proposte nel 1809-1810 su una coppia di vasi a fondo lilla da lui realizzati per arredare nel castello di Compiègne gli appartamenti di Maria Luisa Asburgo Lorena, seconda moglie di Napoleone I.
Sui nostri esemplari il decoro in policromia è impreziosito da motivi eseguiti in oro, tra cui raffinate foglie di acanto poste a raccordo tra il corpo e il piede del vaso che richiamano il Vaso Medici, il cratere in marmo antico delle collezioni medicee preso a modello dalla manifattura.