Coppia di vasi Cordelier

La coppia di vasi ha una forma a Cordelier introdotta nella Manifattura di Sèvres nel 1801, da un modello tardo settecentesco rielaborato. Entrambi hanno anse in bronzo dorate modellate a protomi di camoscio, il cui sviluppo delle corna ne definisce le volute impiegate come prese. La superficie è invece rivestita da una campitura uniforme in blu scuro con filettature e motivi decorativi in oro, dove nella parte alta è riconoscibile il raffinato cigno intervallato da ghirlande di fiori riscontrabile anche nel servizio da entrée e da dessert, attualmente conservato al Museo delle porcellane di Palazzo Pitti (Argenti con estimo 1911 nn. 873-900). La committenza della nostra coppia di vasi è da ricondurre a Napoleone I, che la donò a Ferdinando III Asburgo Lorena, assieme ad altre porcellane della fabbrica francese attualmente conservate a Palazzo Pitti (Oggetti d’arte Pitti 1911 nn. 158, 212, 486, 1525, 1518 e 1890 n. 8749), in quanto furono ivi trasferite dallo stesso Ferdinando III quando nel 1814 vi fece ritorno riacquisendo il titolo granducale.

Sul lato frontale di ciascuno dei nostri esemplari, accompagnate da didascalia e impreziosite da una cornice dorata, sono riprodotte vedute tratte da dipinti del francese Jean-Louis Demarne resi noti attraverso le incisioni. La scelta di impiegarli per decorare questi vasi è probabilmente da ricondurre al committente, poiché fu Napoleone a promuovere la realizzazione dei luoghi ivi raffigurati. Nel 1801 aveva infatti disposto la costruzione della strada del colle del Simplon, nel Vallese svizzero, mentre nel 1808 furono terminati i lavori da lui ordinati per la realizzazione del canale dell’Ourcq e il bacino della Villette.