Vaso monumentale
Manifattura di Sèvres
Sul basamento: “Manufacture Nle DES PORCELAINES DE SEVRES LA GARNITURE FAITE PAR THOMIRE A PARIS”
Il modello originario di questo monumentale vaso è esposto al Musée national des châteaux de Versailles et de Trianon e fu ideato dall’allievo dello scultore Michel-Ange Slodtz, Louis-Simon Boizot. Costui si formò all’Accademia di Francia a Roma dal 1765 al 1769, per giungere nel 1773 alla Manifattura di Sèvres, dove mantenne la carica di capo modellatore fino al 1780, proseguendo comunque la sua attività fino alla sua morte avvenuta nel 1809. Da quel modello fu tratto nel 1784 il suo pendant, esposto alla Sala di Ercole della Galleria Palatina. Il vaso è ispirato nella forma ai crateri di marmo antico, definiti nel Settecento anche Vasi Medici, per la presenza di un esemplare di particolare rilevanza nelle collezioni medicee.
In origine modello e pendant presentavano la medesima composizione con inserzioni in bronzo dorato eseguite da Pierre Philippe Thomire e caratterizzate da ghirlande, da elementi fogliacei e da girali che delineano le anse a loro volta sormontate da eleganti figure femminili che creano un raccordo con la silhouette di questi imponenti vasi. L’esemplare in Palatina è però mancante della raffinata fascia centrale costituita da un bassorilievo in biscuit raffigurante due narrazioni del mito di Venere, La Toilette de Vénus e Vénus sur les eaux, disposti sui lati principali. Viste le sue grandi dimensioni esso è stato realizzato in più parti assemblate e tenute salde tra loro mediante applicazioni in bronzo. Tale complessa struttura porta a ipotizzare che i rilievi si siano rotti in seguito a trasferimenti avvenuti nel corso del tempo. Il vaso fu inviato da Napoleone a Palazzo Pitti, in dono a Ludovico I di Borbone, da lui nominato re d’Etruria nel 1801.