Vestaglia da camera
Manifattura francese
Déshabillé in leggero taffetà (ermisino) color ghiaccio, guarnita di merletti Lever dai teneri colori pastello, che attraversano il corpino, le maniche e la balza. Corpino a vita alta, cui si unisce un ampio panneggio arricciato in alto. Maniche en pagode allungate e terminanti a punta verso l’interno. Di finissima esecuzione, è quasi certamente di manifattura francese.
La veste da camera doveva essere indossata sopra la camicia da notte ed è definita déshabillé appunto perché rientra in quelle tipologie di abbigliamento assolutamente riservate alla sfera privata: nessuna signora poteva farsi sorprendere al mattino in questa tenuta da chiunque potesse presentarsi in visita a casa!
Questo tipo di capi, riccamente ricamati e ornati, formavano il corredo delle giovani ragazze in età da marito; tradizionalmente, le nonne e le madri si applicavano alla preparazione di questo genere di abbigliamento fin dai primi anni di vita della bambina.
Dono Giuliana Gorini Schlatter.
C. Chiarelli, in: Tempo reale e tempo della realtà. Gli orologi di Palazzo Pitti dal XVII al XIX secolo, Livorno 2016, n.100, p. 364.