Diafane Passioni - Avori barocchi dalle corti europee
Collezioni di sofisticati capolavori in avorio che permettono al visitatore di entrare in un mondo di oggetti raffinati
A partire dalla metà del Cinquecento per quasi due secoli, le corti europee hanno considerato la scultura in avorio come una delle massime e più sofisticate forme d’arte.
In tutta Europa, imperatori e granduchi, papi e principi, prelati e ricchi banchieri si contendevano le opere degli scultori di avorio, e spesso formavano collezioni di capolavori eburnei.
Con Ferdinando I de’ Medici (1549-1609), ebbe inizio una delle più spettacolari collezioni di avorio in Europa.
In termini di grandezza, qualità ed importanza, la collezione medicea poteva essere paragonata solo alla collezione della corte imperiale di Vienna e a quelle di Dresda e Monaco.
Nonostante il ruolo che questi oggetti avevano a livello internazionale, nessuna mostra sia in Italia che all’estero era mai stata dedicata agli avori barocchi. Le sculture in avorio sono il risultato di una talentuosa manodopera e questa mostra vuole mettere in luce la bellezza e l’importanza delle opere in avorio presenti nella collezione del Museo degli Argenti a Palazzo Pitti.
Una mostra temporanea costituita da quasi centocinquanta pezzi provenienti dalla collezione fiorentina, dai più importanti musei stranieri, e da altri avori custoditi in collezioni private e mai esposti al pubblico.
La mostra è articolata in varie sezioni che raccontano l’arte della scultura in avorio dal Quattrocento, quando attirò l’attenzione di Lorenzo de’ Medici, attraverso l’Alto Rinascimento, fino all’esplosione del Barocco con opere degli scultori fiamminghi e tedeschi più famosi del periodo come Leonhard Kern, François Duquesnoy, Georg Petel e Balthasar Permoser.